martedì 4 novembre 2014

venezia dopo quaranta anni e nulla è cambiato...


CONDIVIDICondividi su Facebook

Venezia, 48 anni di «aqua granda». E non è cambiato niente


Venezia. 4 novembre 1966-4 novembre 2014. Triste anniversario, il quarantottesimo, della grande acqua alta di Venezia. L'«aqua granda», secondo la definizione locale. Quella che, nel 1966, raggiunse il record di 1.98 metri sul livello del mare.
A distanza di quasi mezzo secolo da quell’evento, non si è ancora realizzato nulla per affrancare la città dal rischio del ripetersi dello stesso fenomeno. Il progetto delle dighe mobili, il cosiddetto Mose, è stato travolto la scorsa estate dal sistema di corruzione messo in atto dal Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico dell’opera, con la conseguente decapitazione della dirigenza politica cittadina e regionale. È notizia di questi giorni che il Consorzio, nonostante il cambio della dirigenza, sarà commissariato. Il timore? Che tutto questo preluda non solo a unrallentamento dei finanziamenti necessari al completamento del Mose, ma anche alla sua non dichiarata, ma di fatto sostanziale, cassazione. Sarebbe un’altra grande opera incompiuta. Dopo che i costi sono già lievitati dal miliardo di euro, inizialmente previsto, agli attuali sei finora investiti.
Tra le conseguenze di questo maremoto anche la chiusura, per decreto governativo delMagistrato alle Acque, una Magistratura istituita dalla Repubblica Serenissima, mezzo millennio fa, con il compito di regolamentare il livello delle acque di Venezia e della sua laguna. Era l’organo periferico del Ministero dei Lavori Pubblici che avrebbe dovuto sorvegliare la correttezza dei lavori del Mose, ma i cui vertici sono stati coinvolti nel sistema di corruzione.
di Lidia Panzeri , edizione online, 4 novembre 2014

Nessun commento:

Posta un commento