martedì 9 giugno 2015

firmiamo contro il TTIP

Due milioni di firme per fermare il TTIP!

Belgio
L’iniziativa dei cittadini europei “Stop TTIP” ha raggiunto un nuovo record di firme, raccolte pochi giorni prima del voto decisivo sull’accordo che si terrà in seno al Parlamento europeo. Con due milioni di firmatari, è l’iniziativa dei cittadini europei (Ice) di maggiore portata dall’introduzione di questo strumento nel 2012. Affinché un’Ice abbia successo, ne basterebbero la metà. Stop TTIP ha raggiunto il numero minimo richiesto di firme raccolte nei 14 Paesi membri, il doppio della quantità necessaria per ricevere una risposta ufficiale da parte della Commissione europea e un’audizione pubblica presso il Parlamento.
Dopodomani, il 10 giugno 2015, il Parlamento europeo voterà una risoluzione relativa al Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (il TTIP). Michael Efler, membro del comitato dei cittadini di Stop TTIP, ha commentato:
«Due milioni di persone richiedono di fermare i negoziati sul TTIP e i membri del Parlamento europeo dovranno ricordarsene quando esprimeranno il loro voto. La bozza di risoluzione è debole, poiché prevede l’inclusione dello strumento di risoluzione delle controversie tra investitore e Stato (investor-state-dispute-settlement, o Isds) all’interno del TTIP. Questo meccanismo consente alle multinazionali di denunciare i governi presso tribunali privati per qualsiasi azione statale che interferisca con gli investimenti e riduca i profitti attesi: una pratica che minerebbe lo Stato di diritto e i princìpi democratici».
«Chiediamo al Parlamento europeo di respingere il TTIP perché costituisce una minaccia per la nostra democrazia e per gli standard di protezione dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente e della salute pubblica. Come minimo, il Parlamento europeo dovrebbe assumere una chiara posizione contro l’Isds. Tutti i miglioramenti allo strumento Isds che sono stati proposti dalla Commissione europea e dai socialdemocratici europei sono insufficienti. Il problema resta: l’Isds darebbe vita a un sistema giudiziario parallelo per gli investitori, non necessario, pericoloso per la democrazia e molto costoso per i contribuenti. Se la risoluzione non conterrà alcuna chiara dichiarazione contraria all’Isds, il Parlamento europeo farà bene a respingerla nella sua interezza».
L’iniziativa Stop TTIP è portata avanti da un’alleanza di oltre 470 organizzazioni della società civile: associazioni di protezione dei consumatori, gruppi ambientalisti e sindacati di tutti i Paesi europei. La raccolta delle firme continuerà fino al 6 ottobre per intensificare ulteriormente la pressione politica. Le Ice di maggior successo finora condotte sono state “Water is a Human Right” (2013) e “One of Us” (2013), con 1,8 milioni di firme ciascuna. La Commissione europea ha respinto Stop TTIP lo scorso autunno come Ice ufficiale. L’alleanza sta attualmente confutando tale decisione presso la Corte di Giustizia dell’Unione europea e, nel frattempo, continua autonomamente con la raccolta delle firme.

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