venerdì 26 giugno 2015

la signora Italia non va in vacanza

In ospedale, la signora anziana

by JLC
di Rosaria Gasparro*
Conversando con la signora Italia, che però è in Germania che ha vissuto per metà della sua vita; ottantatre anni ma non li dimostra, occhi di gatto e capelli lisci rugginosi, in ortopedia in attesa di un posto in nefrologia…
La signora anziana non spende soldi, non compra vestiti, solo le scarpe se si rompono.
Non va al ristorante, non va al mare, solo se il figlio prende la casa in affitto e decide di portarla con sé.
Non va al barnon mangia il gelato, non prende il cappuccino e nemmeno il cornetto, la colazione la fa a casa sua.
Non va al cinema, la messa è gratis e poi c’è la tivù.
Non mangia carne che costa, solo ali di pollo e costine di maiale (quelle costano meno).
La signora anziana prima andava al parrucchiere una volta al mese, ora chiama quando può la ragazza a domicilio.
Non mette profumi, quelli buoni costano e quelli economici danno la nausea.
La signora anziana con la pensione minima paga le bollette e l’Imu, ha i figli lontani e prende l’insulina.
La signora anziana spacca la lira, fa economia senza bocconi, fa i regali ai nipotini e alle nuore (bisogna tenersele care), si consuma ma non consuma.
La signora anziana impara a farsi bastare, a mantenersi, a tenersi per mano da sola. A raccogliere le pietre di scarto. Pensa sempre a qualcuno quando prepara da mangiare. «Vuole un’albicocca signora Italia?» «Sì, grazie. È la mia frutta preferita».

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