venerdì 26 giugno 2015

nella logica di Augè:spazi che diventano luoghi


Spazi che diventano luoghi, a Roma e Ventimiglia

by Riccardo
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È più facile creare un mondo nuovo, dicono gli zapatisti, che rifare questo. Se l'accoglienza non c'è, sepolta da ruspe, razzismi istituzionali e mafie capitali, allora creiamola da soli, devono aver pensato quelli del Presidio Permanente No Borders Ventimiglia (leggi Non si può impedire il volo delle rondini) o le realtà romane - Libera Repubblica di San Lorenzo in primis (Raccolta beni per i profughi di Tiburtina) ma anche Casa internazionale delle donne, Casetta rossa, gruppi scout - che  hanno allestito punti raccolta di beni di prima necessità per i profughi della Tiburtina. Due settimane di ribellarsi facendo, naturalmente invisibili ai "grandi" media, tra cibo, vestiti, giocattoli, saponi, assemblee, giochi in strada. Due settimane per trasformare insieme spazi destinati a scarti umani in luoghi abitati da persone.
Qui una galleria fotografica, realizzata per Comune da Adamo Banelli, tra i migranti e i profughi (soprattutto eritrei) della Tiburtina, a Roma. Venerdì 26, serata di festa a partire dalle 21 "per illuminare via Cupa con la musica di tanti artisti" (intervengono, tra gli altri,Andrea Satta e i Tetes de Bois, Stefano Saletti e Piccola Banda Ikona, Pejman Tadayon, Takadum Orchèstra, Agricantus official...: qui l'evento facebook).

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