giovedì 11 giugno 2015

un consiglio popolare antimafia?

Un consiglio popolare antimafia

by Riccardo
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© Calias Photo 2014
di Monica Pasquino
Un consiglio popolare antimafia, al posto di un consiglio comunale sempre meno difendibile. A due anni dalle elezioni amministrative di Roma Capitale possiamo valutare onestamente che la grande stagione di rinascita della Capitale che aspettavamo dopo Alemanno non è arrivata. Sotto i tiri incrociati del taglio dei trasferimenti statali, del piano di rientro dal debito e del patto di stabilità interno, cede economicamente il ceto medio, i pensionati soffrono e svaniscono le aspirazioni a un futuro delle nuove generazioni. Mentre aumentano le persone in fila in cerca di un pasto caldo e un riparo notturno.

I disservizi del trasporto pubblico, l’assenza di investimenti nelle politiche sociali, la svalutazione dei lavoratori e delle lavoratrici del pubblico impiego e il vuoto culturale della città, si sommano alla scoperta di un sistema di potere politico-finanziario e di natura trasversale – Mafia Capitale – che ha prodotto reati e corruzione e determinato la composizione dell’attuale Consiglio comunale.
Gli arresti degli amministratori pub¬blici, che prima ricoprivano altissime cariche istituzionali, che poi furono costretti alle dimissioni e ora sono stati arrestati, è un colpo mici¬diale alla credibilità del governo capitolino.
 © Calias Photo
© Calias Photo

Neanche la propositività delle 4 delibere di iniziativa popolare della coalizione sociale di Deliberiamo Roma, che la scorsa estate ha consegnato quasi 35.000 mila firme agli Uffici capitolini, ha trovato ascolto nella Giunta capitolina. Anzi, si è lavorato nella direzione opposta. Sono state messe in vendita quote azionarie di tante società partecipate, compresa Acea Ato2 e Acea holding, nonostante quel referendum scandalosamente inatteso. Si è offesa la scuola pubblica e il lavoro femminile, quello della cura e dei servizi per bambini e bambine. Si sono messi in vendita centinaia di immobili per dare qualche effimera boccata d’ossigeno a casse comunali afflitte da un male incurabile e insanabile: il debito.
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Per questo una vasta coalizione sociale, a partire da quella che ha promosso le 4 delibere, convoca l’11 giugno alle ore 18 tutte e tutti i cittadini in Piazza del Campidoglio, perché: «Ai sensi e per gli effetti del REGOLAMENTO del BUON SENSO l'Assemblea Capitolina, colpita da infiltrazioni mafiose, si é dimessa ed è stato convocato il primo CONSIGLIO comunale POPOLARE DELLA CITTÀ». Ogni cittadino/a può prendere parola nel Consiglio popolare e in massimo 4 minuti fare delle proposte, previa iscrizione alla lista degli interventi redatta dal Segretario del Consiglio GIUSTINO CALMA. Per leggere l’ordine del giorno della seduta consiliare (vedi qui).

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