I ribelli del Gap, Gruppi di allaccio popolareby Citta invisibile |
"Per garantire il diritto all'acqua... chiama Super Mario!". Da oggi i Gruppi di Allaccio Popolare sono pronti ad aiutare le famiglie colpite da un distacco idrico di Acea Ato2. A Roma infatti non è garantito il diritto all'acqua: per Acea Ato2 SpA non è violazione di un diritto umano lasciare intere famiglie a secco.
L'importante, per l'azienda di Piazzale Ostiense, è assicurare lauti dividendi ai suoi azionisti entro fine anno, riducendo al minimo gli investimenti necessari alla rete idrica. Se per farlo bisogna andare a “caccia di morosi”, ben venga effettuare centinaia di distacchi a settimana, in modo che “l'utente”, possa scegliere se saldare o morire di sete.
Ma soprattutto, cosa fa l'amministrazione capitolina di fronte a tutto questo? Nulla, nonostante il consiglio comunale abbia votato più di un anno fa due mozioni per impegnare il Sindaco e la Giunta affinché Acea Ato2 cessi la pratica dei distacchi per morosità, considerata “lesiva di un diritto umano”. La Giunta Capitolina sembra invece più impegnata a pianificare la vendita del poco che rimane “comune” in questa città: i servizi, il patrimonio, tutto da consegnare ai poteri finanziari.
Affinché non si ripetano più casi come questo è necessario liberare l'acqua dagli interessi privati di noti palazzinari romani, come hanno detto chiaramente oltre un milione di romani che, nel 2011, hanno votato contro la privatizzazione dell'acqua e dei beni comuni. E' già pronta una delibera per la Ripubblicizzazione di Acea Ato2, serve solo iniziarne la discussione. Cos'altro serve al Sindaco Marino e a tutta l'Amministrazione Capitolina per comprendere che la scelta di campo che li attende è sempre più netta e necessaria?
Ma intanto, se il Comune non vuole agire, è giusto che lo facciano i cittadiniautorganizzandosi per resistere alla violazione di un diritto umano. Per questo da oggi Super Mario è tornato, per garantire il diritto all'acqua a tutte e tutti, a fianco dei Gruppi di Allaccio Popolare.
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