mercoledì 5 novembre 2014

I CAMBIAMENTI CLIMATICI IN LIGURIA

Gli effetti devastanti della “tropicalizzazione” del clima, l’allarme di Arpal: “Territorio ancora impreparato”

Savona. Gli effetti tangibili di un processo di “tropicalizzazione” del clima che è diventato tangibile sulla Liguria ed il savonese. Una estate variabile con temperature e meteo ballerino, un autunno caldo alternato da alcune giornate di consistenti precipitazioni piovose, forti venti e intense mareggiate, senza contare gli sbalzi termici tra il giorno e la notte ed i repentini cambi di temperatura.
Insomma ci siamo e toccare con mano, sul proprio territorio, i risultati del “nuovo meteo” impone un seria riflessione a tutti, istituzioni e cittadini in primis. Frane, dissesti idrogeologici, allagamenti colpiscono un territorio ancora impreparato a fronteggiare le “nuove stagioni”.
Durante queste ore di allerta meteo anche Arpal lancia l’allarme. Luca Onorato, esperto meteo, parla chiaro e senza mezzi termini: “Ormai siamo di fronte ad un contesto di cambiamento strutturale per il territorio ligure e savonese e dobbiamo fare i conti con questa nuova situazione. Tutti i nostri indicatori e parametri scientifici ci dicono che siamo di fronte a continue anomalie climatiche, dalle piogge più intense, alle temperature, ai venti e al moto ondoso. Su questo, credo, che tutti, dovranno fare la loro parte per governare il processo di progressiva “tropicalizzazione” del clima, altrimenti le conseguenze anche in termini sociali ed economici saranno negative”.
“Le stagioni così come le conosciamo hanno ormai andamenti anticiclici, presentano anomalie e cambiamenti repentini e non siamo più di fronte a fenomeni sporadici ma a fattori strutturali del nostro clima, come il mare che si alza o le temperature che in media aumentano ogni di oltre 1,5°, in particolare le zone interne e montuose. Infine si verifica una intensificazione senza precedenti delle trombe d’aria e marine” aggiunge Onorato.
“Come Arpal stiamo monitorando questo processo di cambiamento climatico e attivato le procedure necessarie, a cominciare dagli avvisi e dai sistemi di allerta che scattano congiuntamente con l’apparato di protezione civile regionale. Ma è chiaro che l’analisi e la previsione non basta più e servono interventi a livello territoriale per reggere a questa nuova “tropicalizzazione” conclude l’esperto di Arpal.

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