lunedì 17 novembre 2014

le città post carbone

Le città post-carbone: una strada per affrancarsi dal disastro c’è ma ci si ostina a non volerla vedere

Sconvolgente, senza controllo, ferite enormi che si aprono a spaccare un paese già piegato, prosciugato, seviziato. E’ quanto sta accadendo al nord, risucchiato dalle correnti di acque impetuose che cancellano interi borghi. Vogliamo città post-carbone e post-cemento e non sono solo un'utopia.

di Redazione - 17 Novembre 2014

Ora si affronta l’emergenza, per dare sollievo alla disperazione, ma ci siamo accorti che ogni giorno è diventato un’emergenza?L’eurodeputato dei 5 Stelle Dario Tamburrano non ha dimenticato quel volume che lui stesso ha regalato a tanti amministratori locali italiani, l’edizione italiana di “Post Carbon Cities”. “Abbiamo inviato il link del testo a migliaia di amministratori locali italiani. Nessuno ci ha risposto – spiega – L’ho regalato anche ad Ignazio Marino quando ancora non era sindaco di Roma. In questi anni l'insicurezza energetica e i danni causati dalla contemporanea incuria del territorio e dai cambiamenti climatici sono aumentati esponenzialmente. Mentre le città (non solo italiane) si alluvionano una volta a settimana e i rischi di una crisi Russa ci portano a seri rischi di approvvigionamento energetico, quello che sento in Commissione Energia Ricerca e Industria e in Seduta Plenaria al Parlamento Europeo mi fa cascare le braccia: i decisori politici vivono davvero in un altro pianeta e in un altro secolo. Anche a Bruxelles, infatti, la stragrande maggioranza degli Eurodeputati sembra stare in una bolla di sapone; sono convinti della possibilità di mantenere in piedi e risanare un sistema economico completamente fallito e dalle fondamenta marce. Ma non è mai troppo tardi per scaricare e diffondere questo testo ed agire, almeno per limitare (ormai) i danni nel futuro”.

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