A Roma chiuso per sfratto il Teatro Eliseo. E bloccato il Romaeuropa Festival con l’opera di Emma Dante. Infuriano le polemiche: ma l’assessore Marinelli “punta alla riapertura in tempi brevi”
“Per il Teatro Eliseo abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Le Istituzioni, in casi come questo, hanno una ridottissima possibilità di intervento: lo sfratto (per altro più volte rinviato sperando in una soluzione che non è giunta per tempo) arriva a conclusione di un lungo e intricato contrasto tra la proprietà e il gestore, due soggetti del tutto privati”. Questa la risposta arrivata oggi da Giovanna Marinelli, Assessore alla cultura di Roma Capitale, in merito all’infuocata questione dello sfratto subito dal Teatro Eliseo, che sta animando in queste ore il dibattito romano e non solo. L’ennesimo caso di gestione quantomeno superficiale di questioni culturali, che rischia di annientare un’istituzione di prestigio con decenni di esperienza sui massimi livelli.
È infuriata Emma Dante, che era in scena dal 18 novembre con lo spettacolo Operetta Burlesca nell’ambito del Romaeuropa Festival, e che la mattina successiva ha visto il teatro sgomberato in seguito allo sfratto. “Sono delusa e sconfortata che in un paese come il nostro, che in una città come Roma nessuno garantisca il prosieguo di un festival come Romaeuropa, e di un’opera che ha debuttato e doveva replicarsi sino al 30 novembre, mentre è già saltata la prima replica e, nessuno sa niente, ma forse salteranno tutte, nonostante i biglietti venduti e tutto il resto”.
Anche Federculture ha espresso la propria solidarietà agli operatori dello spettacolo colpiti dall’esecutività dello sfratto dell’Eliseo e in particolare alla Fondazione RomaEuropa, che nel teatro svolge alcune rappresentazioni. “Chiediamo alle Istituzioni competenti“, ha dichiarato il Presidente Roberto Grossi “che individuino con urgenza una soluzione affinché possano proseguire le attività del Romaeuropa Festival, evitando i pesanti danni economici e di immagine derivanti dall’interruzione forzata delle rappresentazioni dello spettacolo di Emma Dante, Operetta burlesca, in scena all’Eliseo sino al 30 novembre”. “Puntiamo alla riapertura in tempi brevi del teatro”, ha assicurato la Marinelli, “a che la stagione non vada perduta oltre che alla tutela dell’occupazione. Lavoriamo perché l’Eliseo possa pienamente tornare ad essere il grande teatro che è stato nella sua storia”.
È infuriata Emma Dante, che era in scena dal 18 novembre con lo spettacolo Operetta Burlesca nell’ambito del Romaeuropa Festival, e che la mattina successiva ha visto il teatro sgomberato in seguito allo sfratto. “Sono delusa e sconfortata che in un paese come il nostro, che in una città come Roma nessuno garantisca il prosieguo di un festival come Romaeuropa, e di un’opera che ha debuttato e doveva replicarsi sino al 30 novembre, mentre è già saltata la prima replica e, nessuno sa niente, ma forse salteranno tutte, nonostante i biglietti venduti e tutto il resto”.
Anche Federculture ha espresso la propria solidarietà agli operatori dello spettacolo colpiti dall’esecutività dello sfratto dell’Eliseo e in particolare alla Fondazione RomaEuropa, che nel teatro svolge alcune rappresentazioni. “Chiediamo alle Istituzioni competenti“, ha dichiarato il Presidente Roberto Grossi “che individuino con urgenza una soluzione affinché possano proseguire le attività del Romaeuropa Festival, evitando i pesanti danni economici e di immagine derivanti dall’interruzione forzata delle rappresentazioni dello spettacolo di Emma Dante, Operetta burlesca, in scena all’Eliseo sino al 30 novembre”. “Puntiamo alla riapertura in tempi brevi del teatro”, ha assicurato la Marinelli, “a che la stagione non vada perduta oltre che alla tutela dell’occupazione. Lavoriamo perché l’Eliseo possa pienamente tornare ad essere il grande teatro che è stato nella sua storia”.
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