sabato 22 novembre 2014

Tirreno Power:le assurde pretese sindacali sulla conferenza dei servizi

Tirreno Power, “obiettivo” partecipare alla Conferenza dei Servizi: i sindacati ci riprovano

"Se è vero che le Organizzazioni Sindacali non hanno formulato alcuna osservazione rilevante dal punto di vista tecnico e ambientale è altrettanto vero che in questi mesi siamo stati ‘indaffarati’ a mettere in salvo più di 120 lavoratori coinvolti da questa crisi"

Alla richiesta delle Segreterie Nazionali Filctem‐Cgil Flaei‐Cisl Uiltec‐Uil di partecipare alla Conferenza dei Servizi su Tirreno Power lo scorso 18 novembre, poi rimandata, il Ministero dell’Ambiente aveva risposto in maniera negativa. “Le Organizzazioni Sindacali non hanno formulato alcuna osservazione rilevante dal punto di vista tecnico e ambientale in relazione all’istanza di rinnovo anticipato, pertanto pare che la loro audizione non possa fornire alcun elemento istruttorio utile, determinando un inutile aggravio procedimentale – aveva così motivato il Ministero - Non si ravvisano gli estremi per ammettere l’audizione, né tantomeno la partecipazione, di codeste Organizzazioni alla Conferenza dei Servizi”.
Successivamente, il vertice romano sulla concessione dell’AIA alla Tirreno Power di Vado Ligure, per motivazioni legate agli enti locali impegnati a far fronte all’emergenza alluvione, è stato rimandato a martedì prossimo 25 novembre. A non arrendersi le categorie sindacali che hanno indirizzato un’altra lettera al Ministero dell’Ambiente affermando: “Se è vero che le Organizzazioni Sindacali non hanno formulato alcuna osservazione rilevante dal punto di vista tecnico e ambientale in relazione all’istanza di rinnovo anticipato, è altrettanto vero che in questi mesi siamo stati ‘indaffarati’ a mettere in salvo più di 120 lavoratori coinvolti da questa crisi (senza contare un numero ancora più rilevante dell’indotto). Va solo ricordato che al restante personale, circa 400 lavoratori, sono stati applicati i Contratti di Solidarietà (fatto mai accaduto prima nel settore elettrico)”.
Affermano nella lettera inviata ieri: “Siamo pronti a chiedere, ancora una volta, di poter partecipare alla Conferenza dei Servizi per dare, se richiesto, anche il nostro contributo, tenuto conto che, da sempre, operiamo nel Settore elettrico italiano. La nostra non vuole essere una presa di posizione polemica, preconcetta o precostituita, vogliamo solo esprimere, se ci sarà richiesto, anche il nostro punto di vista, tenuto conto che un finale negativo di questa vicenda porterebbe ad un ‘disastro’ occupazionale le cui conseguenze non sarebbero facili da gestire per noi, come per gli altri soggetti interessati”.

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