“Si ha la sensazione che a livello politico le Vostre Amministrazioni vogliano invece cercare soluzioni alternative, con la concessione di valori emissivi più ‘generosi’ (così come fatto nella delibera di un mese fa), in qualche modo allineandovi sostanzialmente alla linea proposta dall’azienda e dalla Regione, e ignorando nella quasi totalità (sia in tale atto amministrativo, sia nelle frequenti dichiarazioni pubbliche) i punti fondanti dell’ordinanza del GIP. E’ necessario ribadire che secondo il principio di precauzione, anche nella remota ipotesi di studi epidemiologici pubblici autorevoli e attendibili ma cha portano a conclusioni finali contrastanti, il Sindaco nella veste di prima autorità sanitaria, in attesa di avere una sintesi condivisa dai vari soggetti pubblici coinvolti (in primis la Magistratura), DEVE necessariamente affidarsi e attenersi agli studi che delineano un quadro più allarmante”.
“E’ altresì evidente – conclude il Comitato – che non è ammissibile allinearsi politicamente (e soprattutto tecnicamente) alle richieste di un’azienda la cui credibilità è fortemente compromessa da una “condotta criminosa” (come riportato dal decreto di sequestro del GIP) e dagli esiti di un’inchiesta per disastro ambientale “doloso” dai prevedibili risvolti clamorosi, un’azienda che a nostra avviso non è quindi nelle condizioni per indicare il futuro migliore per il nostro territorio. Voi siete pienamente consapevoli delle scelte che andrete a fare tra qualche giorno in Conferenza dei Servizi, e ben consci delle responsabilità civili e penali nel dare (o meno) preminenza assoluta ai risvolti ambientali e sanitari a Vostra disposizione, prima di ogni qualsivoglia altra considerazione di natura economica e politica, a tutela dei cittadini che rappresentate”.
Nessun commento:
Posta un commento