MEDICINA
Convincevano le mamme a usare latte artificiale in cambio di regali dalle aziende: 18 arresti
Convincevano le neo-mamme a utilizzare il latte artificiale anziché raccomandare l’allattamento al seno e le aziende produttrici, in cambio del “favore”, regalavano loro smarthphone, computer e viaggi. Sono finiti in manette 12 pediatri, tra cui alcuni primari, 5 informatori farmaceutici e 1 dirigente d'azienda.
di Redazione - 21 Novembre 2014
È stata una segnalazione anonima arrivata ai carabinieri del Nas di Livorno nel giugno dell'anno scorso a far scattare l'indagine che ha scoperto un giro di medici e informatori scientifici corrotti che facevano acquistare latte artificiale alle neomamme per l'allattamento dei figli anche se non ce n'era bisogno. Gli investigatori, coordinati dal pm Giovanni Porpora della procura di Pisa, hanno individuato un'agenzia di viaggi compiacente della città della Torre che effettuava false fatturazioni a pediatri per congressi ai quali non avevano mai partecipato ottenendo invece in cambio altri buoni per soggiorni-vacanza da usufruire personalmente. Agli arresti domiciliari sono finiti un dirigente di una casa farmaceutica residente a Limbiate (Monza), cinque informatori scientifici (quattro residenti in Toscana e uno in provincia di Ascoli Piceno) e 12 pediatri, per lo più della provincia di Pisa e tra i quali il primario dell'ospedale del Levante ligure di La Spezia e il primario dell'ospedale San Giuseppe di Empoli (Firenze).
L'attività investigativa del Nas toscano è giunta ad accertare una consolidata e diffusa pratica corruttiva che
alcune note ditte di alimenti per l'infanzia praticavano per indurre numerosi pediatri a prescrivere latte artificiale ai neonati dietro elargizione di tangenti – sotto forma di costosi viaggi e regali di lusso - e aumentarne così le vendite. Le aziende avevano architettato un complesso sistema per giustificare gli ingenti esborsi di denaro sostenuti per finanziare gli atti corruttivi: gli informatori scientifici noti marchi prendevano contatti con i pediatri per «sollecitarli» a prescrivere latte artificiale ai neonati, contravvenendo agli unanimi pareri scientifici sulla necessità di promuovere l'uso del latte materno. Coinvolti i pediatri di base convenzionati con le Asl ma anche i due primari ospedalieri che avevano il compito, secondo quanto accertato dagli inquirenti, di convincere le neo mamme in dimissione a utilizzare latte artificiale per l'alimentazione dei propri bambini.
Il giro di mazzette è di centinaia di migliaia di euro utilizzati per pagare i «regali» ai medici (smartphone, computer, condizionatori, televisori), oltre appunto ai viaggi in rinomate mete turistiche (Sharm el Sheik, India, Stati Uniti, Parigi, Londra, Istanbul e Crociere nel Mediterraneo e nord Europa).
Ecco chi sono gli arrestati:
Michele Masini, dirigente 50 anni residente a Limbiate (MB)
Dario Boldrini, informatore, 33 anni, di Pisa
Valter Gandini, 70 anni, informatore, di Pisa
Vincenzo Ruotolo, 64 anni, informatore, di Grottammare (AP)
Gianni Panessa, 59 anni, informatore di Livorno
Giuliano Biagi, 35 anni, informatore di Massa
I medici:
Maurizio Petri, 64 anni, medico pediatra di Cascina
Fabio Moretti, 61 anni, di Chianni (ambulatorio a Pontedera)
Marco Granchi, 61 anni, medico pediatra di Pontedera (ambulatorio a Ponsacco)
Claudio Ghionzoli, 63 anni, residente a Pisa (ambulatorio a Cascina)
Renato Domenico Cicchiello, 66 anni, di Livorno, medico pediatra ( Il precedente )
Stefano Parmigiani , 57 anni, residente a Parma, medico pediatra, primario del presidio ospedaliero del Levante ligure (La Spezia)
Roberto Bernardini , 57 anni, pediatra residente a Calcinaia, primario ospedale San Giuseppe, Asl 11, Empoli
Gian Piero Cassano, 65 anni, residente a Lido di Camaiore medico pediatra, ambulatorio a Viareggio,
Marco Marsili, 59 anni, medico pediatra di Piombino
Roberto Rossi, 62 anni, residente a Palaia, medico pediatra con ambulatorio a Capannoli
Eros Panizzi, 61 anni, residente a Peccioli medico pediatra
Luca Burchi, 59 anni, medico pediatra residente a Volterra.
Si ringraziano l’agenzia di stampa Ansa e il quotidiano Il Tirreno
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