le due leopolda tra peronismo e liberal-socialismo
carlo patrignani
Nessun commentoLa diagnosi è impietosa, non ammette divagazioni: siamo in pieno peronismo e a salvarci non sarà la visione nazional-popolare di Matteo Renzi, nè tanto meno il giustizialismo, quanto il liberal-socialismo che, sulla scia di pensatori come Piero Gobetti, Carlo Rosselli e Riccardo Lombardi nonchè del PdA, seppe coniugare giustizia, garantismo e Stato di diritto, con modernità e soprattutto con laicità, tema smarrito da tempo dalla sinistra rimasta identificata con il comunismo togliattiano.
Enzo Marzo, direttore di Critica liberale, annuncia così la sua partecipazione 'all'altra Leopolda', quella che non ho la camicia bianca, promossa dal settimanale Left alla ex-Cartiera Latina a Roma, dove domenica 26 ottobre discuterà con lo psichiatra Massimo Fagioli, il giornalista dell'Espresso Alessandro Gilioli e la legale del Pr, Filomena Gallo, di sinistra e laicità.
All'inizitiva di Left, che inizierà sabato dopo la manifestazione della Cgil di Susanna Camusso con le tre parole d'ordine: lavoro, dignità, uguaglianza, nella tradizionale piazza San Giovanni, ha aderito anche uno dei più battaglieri esponenti della minoranza Area riformista del Pd, Stefano Fassina che tratterà il tema Lavoro e libertà, a suo tempo al centro dell'attenzione e dell'elaborazione dell'ex numero uno della Cgil e europarlamentare dei Ds, Bruno Trentin.
"Sinistra e laicità sono due concetti che vanno di pari passo, l'uno tira l'altro" aggiunge Marzo. "Se uno viene a mancare, come sciaguratamente è mancato, ne risente l'altro, e lo si vede: è sotto gli occhi di tutti il disastro di una sinistra che se non proprio clericale certamente è stata, è compromessa con il potere della Chiesa: e ciò si è verificato - evidenzia Marzo - solo in Italia". "L'identificazione poi di sinistra con il comunismo in chiave togliattiana, il cosiddetto catto-comunsimo, ha combattuto - prosegue Marzo - l'altra sinistra, quella liberal-azionista-socialista, dotata di un solido e forte inprinting di laicità, di giustizia sociale, di garantismo e Stato di diritto che negli ultimi vent'anni è stato letteralmente massacrato e sul piano economico di attenzione particolare ai ceti più deboli". E questa identificazione tout court, sinistra uguale comunismo, è stata letale per la sinistra: crollato il comunismo con il Muro di Berlino, è crollata la sinistra, tanto da confondersi negli ultimi vent'anni con un certo berlusconismo, e da non riconoscersi più nella straordinaria distinzione con la destra fatta da Noberto Bobbio.
"Bisogna, pertanto, uscire da questo devastante paradigma - conclude Marzo - che è miseramente e storicamente fallito e riprendere in mano i principi fondanti, come la laicità, dell'altra sinistra. E in tal senso si sta muovendo Critica liberale rimettendo al centro della riflessione e/o del dibattito culturale e politico, con i numeri di luglio e con il prossimo di metà novembre, alcuni dei protagonisti dell'altra sinistra, come Gobetti, Bobbio, Rosselli e Lombardi, di cui ricorre il 30esimo della cremazione senza riti religiosi".
[dall'Huffingtonpost online del 24/10/2014]
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