lunedì 23 marzo 2015

tra candidati razzisti (Rixi) e di plastica (Pastorino) ecco Giorgio Pagano

Giorgio Pagano (La Spezia18 agosto 1954) è un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la laurea in filosofia, è diventato funzionario del Partito Comunista Italiano. È stato l'ultimo segretario della Federazione provinciale della Spezia del PCI e il primo del Partito Democratico della Sinistra.
Successivamente, è stato assessore alla qualificazione del sistema urbano con il sindaco della Spezia Lucio Rosaia (1993-1997).
Dal 1997 al 2007 è stato sindaco della Spezia. Il primo mandato è iniziato alle elezioni comunali del 26 novembre 1997, quando, con il 56,4% dei voti, è stato eletto al primo turno come esponente di una coalizione di centro-sinistra.
Il 27 e 28 maggio 2002 è stato confermato alla carica ottenendo il 59,1% dei suffragi al primo turno.
Durante i suoi mandati vengono varati i due Piani strategici della città e tale iniziativa gli vale la elezione a presidente della Rete delle Città Strategiche.
Finito il suo secondo mandato da sindaco, prosegue l'impegno nella cooperazione con i Paesi in via di sviluppo nel frattempo assunto presso l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, rinunciando a nuovi e diversi incarichi politici.[1]
Ha seguito, per il Comune della Spezia, un progetto di cooperazione decentrata a Jenin: come sindaco dal 2005 al 2007, come volontario dal 2007 in poi. Da sindaco ha organizzato, alla Spezia, la Conferenza europea per la pace in Medio Oriente (2007) e si è impegnato per il gemellaggio tra La Spezia e Jenin e tra La Spezia e Haifa in vista di un auspicabile gemellaggio tra tutte e tre le città. Ha collaborato, dal 2008 al 2010, con l'Unione europea per il Piano strategico della città di Betlemme (Progetto Stream Cities).
Dal 2008 al 2009 ha seguito per ANCI il progetto Municipi senza Frontiere e il progetto connesso delle Nazioni Unite e della Regione Toscana Euro African Partnerschip for Decentralised Governance. Da queste esperienze è nata, nel 2010, l'Associazione Funzionari senza Frontiere, che si occupa di sostegno al decentramento amministrativo in Africa, di cui è presidente. È inoltre presidente dell'associazione JuanuaForum, formata da persone che si occupano di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di relazioni internazionali in Liguria.
Ha proseguito il suo impegno nella Rete delle Città Strategiche, di cui è segretario generale.
Dal 2008 presiede alla Spezia l'Associazione Culturale Mediterraneo; è portavoce del coordinamento associativo Io non respingo e coopresidente, in rappresentanza dell'ANPI, del Comitato Unitario della Resistenza.
Nel 2002 ha pubblicato l’intervista con Arrigo Petacco “La Spezia una città ritrovata”; nel 2007 l’intervista con Maurizio Mannoni “Orgoglio di città”; nel 2010 la conversazione con Daniela Brancati "La sinistra, la capra e il violino", con prefazione di don Andrea Gallo; nel 2012 il volume "Ripartiamo dalla polis".
È stato opinionista del quotidiano Il Secolo XIX; attualmente lo è del quotidiano la Repubblica-il Lavoro e del quotidiano online Città della Spezia.

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