mercoledì 24 settembre 2014

VADO LIGURE E MAERSK OVVERO LA FINE DI UNA CRESCITA SOSTENIBILE

Maersk, da Taranto a Vado l’impianto per la costruzione dei cassoni. Miazza: “Decollano i lavori”

Da Taranto a Vado Ligure, 10 giorni di navigazione. L’impianto di costruzione dei cassoni per la realizzazione della piattaforma container è arrivato nel cantiere della Maersk e sarà a operativo dal prossimo mese di gennaio, una volta completati i lavori propedeutici per il suo utilizzo.
Un impianto galleggiante che permette l’edificazione dei cassoni: è composto da un grosso vascone di cemento armato sul quale sono montate sei torri in acciaio, e su queste torri sono posizionati quattro carroponti e una gru di tipo edile. Ai carroponti sono agganciate delle “casseforme” che progressivamente compongono il cassone con getti di calcestruzzo.
L’impianto può realizzare contemporaneamente due cassoni lunghi 28 metri e alti 27 metri. Una volta completa la procedura c’è il varo del cassone.
Sarà in grado di produrre tre-quattro cassoni al mese, secondo una tempistica media, impiegando circa 100 persone nei lavori.
Con l’arrivo dell’impianto la realizzazione della piattaforma decolla, con una accelerazione dei lavori. L’impianto sarà posizionato in testa alla diga del porto, all’interno di una apposita darsena di protezione in fase di costruzione con il versamento di pietrame. Formata da quattro cassoni, la darsena non appoggia direttamente sul fondo, ma su una piccola montagna di detriti posizionata sul fondale. Quei detriti che provengono, in parte, dai lavori del Terzo Valico.
“L’impianto ha una importanza fondamentale nei lavori di prosecuzione della piattaforma – ha detto il presidente dell’Autorità Portuale di Savona Gianluigi Miazza -. Nei prossimi giorni l’ormeggio dell’impianto sarà completato con le opere che consentiranno di renderlo operativo per il prossimo anno, procedendo a pieno ritmo con il cronoprogramma dei lavori”.

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