domenica 29 novembre 2015

arte,politica.un commento pubblicato su finestre dell'arte

Io credo che il problema sia ben piu' ampio:
sul fatto specifico posso dire che una richiesta di dimissioni del sindaco Tosi,che festeggiava e premiava la direttrice del museo al ristorante di fronte al museo, sarebbe stata opportuna non tanto per il furto in se ma per le deplorevoli condizioni di sicurezza in cui il museo era stato lasciato (praticamente,a quanto hanno scritto i giornali,potevamo andare al museo e uscire dalla porta principale con un quadro senza che nessuno se ne accorgesse);
piu'in generale non accetto l'indicazione "politico"= menefreghista poiche' faccio politica da oltre 40 anni e sono contemporaneamente curatore dei musei civici del comune di Spotorno (SV) nonche' del centro studi  Camillo Sbarbaro.Non voglio mischiare ovviamente le due cose ma voglio precisare che esiste una forza politica molto piccola ma che vuole proteggere il patrimonio storico e artistico della nazione:la federazione dei Verdi.Noi siamo infatti convinti che il patrimonio storico e artistico della nazione debba far parte della nostra identità nazionale come se fosse la "pelle",di cui la nazione è rivestita.Crediamo infatti che ,come ad esempio a Taranto,la battaglia per l'ambiente e per il risanamento delle zone dall'inquinamento passi anche attraverso la valorizzazione della cultura della nazione.Faccio solo un esempio:cosa sarebbe oggi Taranto se al posto della terribile acciaieria inquinante e foriera della morte di numerose persone vi fosse il piu' grande parco archeologico d'Europa?
Danilo Bruno-consigliere federale dei Verdi

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