giovedì 26 novembre 2015

gas degli studenti fuorisede

Il Gas degli studenti fuorisede

by JLC
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di Sara Iacomussi
Mangiar bene, a poco, basandosi su un sistema di valori etico e a chilometro zero. Con questi presupposti nasce il progetto degli studenti Unito di creare un Gas, gruppo di acquisto solidale. Manituana, il laboratorio culturale autogestito di via Sant'Ottavio, ha infatti deciso di "copiare" i colleghi del Politecnico, che già mesi fa aveva fondato AlterGas, gruppo di acquisto dedicato agli ingegneri.
L'idea è quella di coinvolgere tutti gli studenti di Torino, in particolar modo i fuorisede, per consentire loro di non andare a fare la spesa al discount per risparmiare, ma di spendere poco con la garanzia di comprare prodotti sani e del territorio piemontese. Sono già una trentina ad aver aderito all'iniziativa: "Siamo un gruppo di persone che ha deciso di contattare i produttori in base a un sistema di valore etico - spiega Eleonora Bechis, tra le ideatrici del Gas Manituana - Cerchiamo prodotti biologici, anche senza il marchio Bio, perché è caro, e ambienti lavorativi privi di sfruttamento".
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Molti i fornitori trovati finora. Due mercatari sono di Asti, uno dei quali di ventitre anni, perché "vogliamo aiutare i giovani": da loro arriveranno alimenti ortofrutticoli a chilometro zero. Ci sono anche un produttore di farina, della provincia di Torino, e uno di miele, che "fa parte di Bee Life, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi in difesa delle api".
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Ad inaugurare il primo "carico" del gruppo, il pranzo di domenica 29 novembre in cui tutte le portate saranno cucinate con i prodotti acquistati. La data non è scelta a caso: coincide infatti con la Global Climate March, la marcia organizzata in ogni città del pianeta per sensibilizzare sui temi ambientali (leggi il dossier clima Il bivio di Parigi). "Abbiamo scelto il 29 novembre - spiega Bechis - perché anche noi, con il gruppo d'acquisto solidale, vogliamo compiere delle azioni pratiche legate ad aiutare il nostro pianeta: un modo per cominciare a farlo è comprare consapevolmente, perché anche decidere come alimentarsi ha impatto sull'ambiente".

Fonte: futura.unito.it/blog/

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