Green Hill: al processo svelata la tragica fine riservata ai cani a fine carriera
Si è tenuta oggi la terza udienza dell processo Green Hill, l'allevamento di Montichiari in cui i cani erano allevati per essere destinati ai laboratori per sperimentazioni scientifiche e sono emerse novità sconcertanti sulla fine destinata ai beagle a fine carriera
Durante la quarta udienza che si è tenuta oggi al tribunale di Brescia in seno al processo a Green Hill sono emersi particolari sconcertanti che riguardano il trattamento riservato ai beagle a fine carriera. Le informazioni sono state rese sotto forma di dichiarazione spontanea da Ghislaine Rondot, responsabile di Marshall Europa e imputato che ha raccontato ai giudici che i cani come le fattrici giunte a fine carriera o i beagle non venduti, erano spediti alla società britannica B&K, dello stesso loro gruppo, affinché estraesse sangue e sieri.
Oggi con Rondot sono stati ascoltati anche un veterinario Asl e i periti di parte della difesa quali il dott. Maurizio Fornasier (presidente della Società Italiana Veterinari Animali da laboratorio federata Anmvi); il prof. Fabrizio Rueca (Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia); il prof. Renato Massa (già prof. Associato di biologia animale all’Università degli Studi di Milano) che ha ammesso e dichiarato di non avere esperienza in merito di cani e di non avere mai letto la legge sugli animali nella sperimentazione; il prof. Paolo Scrollavezza (docente associato presso la Clinica di Chirurgia e anestesia veterinaria dell’Università di Camerino) e Renato Graziosi medico veterinario di Green Hill e imputato.
Spiega LAV, ammessa dal Giudice quale parte civile nel processo ed è presente a tutte le udienze con l’avvocato Carla Campanaro e il Presidente Gianluca Felicetti:
Come già avvenuto con le testimonianze di alcuni dei dipendenti di Green Hill, sono emerse contraddizioni anche dalle dichiarazioni rilasciate dai consulenti tecnici e del veterinario Asl Luigi Azzi; il Professor Scrollavezza ha affermato che il preanestetico non era necessario, ma alla domanda del Giudice rispetto alla necessità di preanestetizzare gli animali indicata dal foglietto illustrativo del farmaco anestetico, l'Isoflurano, il professore ha risposto di aver scritto lui quel foglietto dell'azienda produttrice, manifestando una evidente incongruenza tra quanto da lui dichiarato in aula e quanto scritto all’atto della redazione del bugiardino del farmaco!
Il punto con Gianluca Felicetti presidente della LAV
Dopo il tanto clamore suscitato dalla liberazione di circa 3000 cani beagle, prelevati dai laboratori dell'allevamento di Montichiari in provincia di Brescia nel 2012, si tiene in questi mesi il processo contro i cogestori Bernard Gotti e Ghislane Rondotche rappresentano Green Hill 2001 srl,Marshall Bioresources e Marshall Farms Group; Roberto Bravi il direttore e Renzo Graziosi veterinario, dell'allevamento considerato un lager.
Era il 18 luglio 2012 quando la Forestale mise i sigilli all'allevamento di Montichiari e pochi giorni dopo i cani furono prelevati e dati in custodia alle associazioni animaliste che di li a poco li avrebbero dati in affidamento a chi se ne sarebbe preso cura con amore.
Di cosa è accaduto a Green Hill e di come la Lav si muove all'interno di questo processo ne parliamo con Gianluca Felicetti presidente della Lav in Hangout oggi alle 12.
Foto | Lav
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