Pantelleria, la vite di Zibibbo è patrimonio Unesco: si fermeranno le trivellazioni in mare?
La vite dello Zibibbo che cresce a Pantelleria è stata dichiarata patrimonio immateriale dall'Unesco: cosa accadrà ora con le trivellazioni previste dal governo Renzi nel mare dell'isola siciliana?
Il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele, non sta nella pelle e da Parigi dichiara entusiasta:
Siamo sito Unesco, un omaggio alla nostra identità ai nostri Contadini che con grande sacrifici hanno costruito terrazzamenti, coltivato la vite ad alberello,oggi patrimonio immateriale Unesco da cui si produce il passito naturale. Un grazie particolare vorrei rivolgerlo alla delegazione Italiana, all’Unesco, all’ambasciatore Lomonaco, al prof. Petrillo, al ministro dell’agricoltura Martina, al Ministero dell’agricoltura, alla regione siciliana, all’assessorato all’agricoltura,agli assessori, ai dirigenti generali, all’istituto della vite e del vino che si è occupato della promozione; un ringraziamento voglio farlo personalmente dando pubblica evidenza al Prof. Petrillo straordinario interlocutore e negoziatore. A lui va il nostro ringraziamento più grande. In questi anni ha dato continuità istituzionale affinché si portasse a conclusione questo straordinario risultato. A Graziella Pavia, che ha contribuito con la presentazione degli atti per la costruzione del Dossier. Per l’isola tale riconoscimento rappresenta un grande momento di crescita e di apertura. Da oggi, da Parigi il mondo ci guarderà ancora di più. Dobbiamo sentire tutti il peso della responsabilità per lavorare di più è meglio. L’isola ci appartiene.
Nella foto in alto tutta la squadra al completo, che ha preso parte al successo del riconoscimento della vite a alberello da cui si ricava l'uva per il passito di Pantelleria, famoso in tutto il mondo.
Ma questo riconoscimento ora mette seriamente in discussione (e per fortuna!) il piano delle trivellazioni introdotte con lo Sblocca italia voluto dal governo Renzi: come potranno convivere trivelle seppur off shore e una coltivazione così importante sull'isola di Pantelleria che necessita di ambiente incontaminato? Come si potranno tollerare piattaforme petrolifere con i flussi turistici in aumento per via della notorietà ottenuta dal riconoscimento Unesco?
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