sabato 31 ottobre 2015

buona scuola e banche

La buona scuola al servizio delle banche

by JLC
st
di Matteo Saudino*
Dovrei essere in classe a spiegare Guglielmo da Ockham (filosofo geniale della fine della scolastica), invece sono qui in aula magna a compilare il registro elettronico (e a scrivere su facebook!) perchè la mia quarta è obbligata a partecipare ad un incotro con la fondazione San Paolo, in cui uno sfigato hipster spiega loro come ottenere allettanti borse di studio e finanziamenti a fondo perduto (e magari ad aprire un conto corrente da loro). Che bravi questi banchieri e che inutili questi professori.
Ovviamente sono stato uno dei pochi professori ad opporsi a tale progetto (?!), ricordando addirittura (che patetico moralista e pacifista) che la San Paolo è una delle principali banche italiane che investe in armi (sapete quelle cose con cui si uccide e si fanno le guerre).
Io non sto più zitto (in realtà non lo sono mai stato, come mi ricorda sempre mia madre). Ho quarantadue anni, ho una compagna e due figli, sono un semplice insegnante a salario fisso, ma non sono in vendita e non voglio che la scuola pubblica diventi un luogo nel quale aziende e istituti di credito vengano a farsi pubblicità e a realizzare profitto.
.
* docente di storia e filosofia a Torino
.
DA LEGGERE
È ora di rafforzare l’impegno nell’educazione alla pace coinvolgendo insegnanti, studenti, dirigenti scolastici, occorre escludere dalle proposte formative le attività proposte dalle Forze armate, rifiutare di esporre nelle scuole i loro manifesti pubblicitari e respingere le nauseanti iniziative di propaganda alll’arruolamento
Alunni disertori Renato Sacco
Desenzano (Bs) un ragazzo di 17 anni si è presentato a scuola con la mimetica, un fucile e 30 munizioni. Del resto, la «cultura» militare invade la scuola pubblica sempre più spesso. L’associazione Pax-Christi dice basta
JLC | ottobre 30, 2015 alle 8:36 pm | Etichette: educare,

Nessun commento:

Posta un commento