GODO!!!!! LE NOSTRE OSSERVAZIONI TUTTE ACCOLTE:
STOP AL PIANO URBANISTICO DI TURSI. BOCCIATE ANCHE LE NUOVE RESIDENZE NELLA RIMESSA AMT DELLA FOCE
STOP AL PIANO URBANISTICO DI TURSI. BOCCIATE ANCHE LE NUOVE RESIDENZE NELLA RIMESSA AMT DELLA FOCE
dal secoloxix di sabato 31 ottobre 2015
La Regione blocca i maxi progetti Coop
No ai centri commerciali nell'ex Guglielmetti e a Ponente. A rischio l'accordo con Esaote
ANNAMARIA COLUCCIA
ALTOLA' della Regione alle grandi operazioni urbanistiche targate Coop a Sestri Ponente, Multedo e nell'area dell'ex officina Guglielmetti in Valbisagno. E stop anche alle nuove residenze previste nell'area adesso occupata dalla rimessa Amt alla Foce. Con la stessa motivazione: sono aree esondabili e devono essere messe in sicurezza prima che possano essere autorizzati cambi di destinazione d'uso. È questo il senso delle prescrizioni scritte dal Comitato tecnico regionale nel parere sul nuovo Piano urbanistico del Comune di Genova, sul quale la giunta di piazza De Ferrari si pronuncerà martedì prossimo, prima della conferenza dei servizi fissata per il 4 novembre. Ma, ovviamente, il no a centri commerciali Coop da parte di un ente governato dal centrodestra non può sfuggire a letture e interpretazioni anche politiche. La clamo-
rosa Docciatura di queste quattro operazioni previste dal nuovo Puc di Tursi è stata annunciata ieri al vicesindaco e assessore all'Urbanistica, Stefano Bernini, in un tempestoso incontro in Regione con l'assessore
omologo, Marco Scajola, con il direttore generale dell'Urbanistica in Regione Pierpaolo Tomiolo e con l'assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi. Per ora si tratta di una bocciatura solo tecnica, che martedì la giunta regionale dovrà decidere se fare propria o meno. Ma, visto che le prescrizioni hanno a che vedere con il rischio alluvione, sembra improbabile che Presidente e assessori si assumano la responsabilità di non condividerle, anche perché alcune di
queste osservazioni erano già state fatte dai tecnici regionali durante la procedura di Valutazione ambientale strategica del Puc. E, comunque, nell'incontro di ieri i segnali andavano nella direzione di una condivisione delle prescrizioni.
Nel mirino del Comitato tecnico ci sono soprattutto le
grandi strutture di vendita della Coop previste nelle aree di Sestri Ponente che dovrebbero essere liberate da Esaote, in quelle di Multedo e dell'ex Guglielmetti, e le nuove case alla Foce. E in gioco ci sono operazioni urbanisticamente ed economicamente importanti, quasi tutte già avanti negli accordi e nella progettazione, essendo state avviate molto prima che l'iter del Puc arrivasse alle tappe finali.
È il caso dell'operazione legata al trasferimento di Esaote a Erzelli, per favorire il quale Tursi, già all'epoca della giunta Vincenzi, aveva approvato una variante urbanistica per modificare - da produttivo a residenziale, commerciale e ricettivo - le aree
Ma nel caso delle operazioni che coinvolgono Esaote, il no alla grande struttura della Coop a Sestri Ponente potrebbe far saltare anche l'accordo di programma sul trasferimento di Esaote a Erzelli, con le conseguenze che questo avrebbe, perché il valore delle aree di Sestri Ponente diminuirebbe e anche l'interesse della Coop per quelle aree.di Sestri che l'azienda dovrebbe lasciare per trasferirsi a Erzelli. Nelle aree liberate la Coop dovrebbe realizzare una grande struttura commerciale di vendita mista, mentre un'altra grande struttura, per la vendita di generi non alimentari, è prevista a Multedo, in un'area già proprietà di Talea (braccio immobiliare di Coop), dove Esaote dovrebbe realizzare un altro stabilimento. Ma i tecnici della Regione contestano che si preveda già adesso nel Piano urbanistico la realizzazione di queste grandi strutture di vendita in aree esondabili che non sono ancora state messe in sicurezza. E con la stessa motivazione contestano anche la previsione di un'altra grande struttura di vendita, mista, della Coop nell'area dell'ex Guglielmetti, in Valbisagno, dove Talea vuole realizzare anche un albergo, e di nuove residenze al posto della rimessa di Amt.
Ma nel caso delle operazioni che coinvolgono Esaote, il no alla grande struttura della Coop a Sestri Ponente potrebbe far saltare anche l'accordo di programma sul trasferimento di Esaote a Erzelli, con le conseguenze che questo avrebbe, perché il valore delle aree di Sestri Ponente diminuirebbe e anche l'interesse della Coop per quelle aree.
BURRASCOSO INCONTRO DEL VICESINDACO CON ASSESSORI E TECNICI REGIONALI
E Bernini furioso minaccia azioni legali
Ma se martedì la giunta Toti approverà le prescrizioni, Tursi dovrà adeguarsi
I PROTAGONISTI non parlano, ma testimoni indiscreti raccontano. Riferiscono di un incontro molto concitato, ieri, fra il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Stefano Bernini, da una parte; i responsabili politico e tecnico dell'Urbanistica in Regione, Marco Scajola e Pierpaolo Tomiolo, e l'assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi.
E raccontano di un infuriato Bernini che, di fronte alle prescrizioni del Comitato
tecnico regionale sul Piano urbanistico comunale, avrebbe minacciato di ricorrere ad azioni legali contro la Regione.
Oltre ad avanzare il sospetto di un pregiudizio politico dietro la posizione della Regione e a tuonare sul rischio che così "salti" tutta l'operazione di Esaote a Erzelli. Comunque, se le prescrizioni non saranno modificate e se martedì la giunta regionale le farà sue, in base alla nuova legge urbanistica regionale
Tursi, dovrà adeguarsi e dovrà modificare il Puc nelle parti oggetto di prescrizioni, anche se volesse ricorrere alle vie legali contro la Regione. Gli appigli giuridici per un eventuale ricorso sarebbero legati a una diversa lettura delle norme regionali sul commercio. Non solo. A Tursi sostengono che, secondo i 1 Puc, gli interventi contestati possono essere realizzati comunque solo dopo la messa in sicurezza delle aree, e che le prescrizioni re-
gionali renderebbero di fatto impossibile la pianificazione urbanistica e toglierebbero alComunelapossibilità di far realizzare ai privati interessati a costruire indeterminate aree anche le opere di messa in sicurezza in quelle aree.
Ma, al di là degli aspetti tecnici, quello che sta andando in scena si profila come il primo vero scontro politico fra la giunta Doria e la giunta Toti.
A. COL.
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