lunedì 12 ottobre 2015

colpita la Giovine Orchestra Genovese.incomprensibili scelte ministeriali


Il presidente Costa: "Superati da piccole società che riempiono le salette"

Il ministero declassa la Gog, pronte le barricate: "Sistema che premia solo la quantità, assurdo"

lunedì, 12 ottobre 2015
È amareggiato Nicola Costa, presidente della Gog, la Giovine Orchestra Genovese. Il ministero ha cambiato criterio per ripartire i fondi: “Prima si curava la qualità, ora solo la quantità”, dice ai microfoni di Primocanale.
GENOVA - È amareggiato Nicola Costa, presidente della Gog, la Giovine Orchestra Genovese. Il ministero ha cambiato criterio per ripartire i fondi: “Prima si curava la qualità, ora solo la quantità”, dice ai microfoni di Primocanale.
Stasera partirà la nuova stagione con il concerto del giovane pianista russo Lukas Geniušas. Ma sarà un avvio tutt’altro che sereno. “La Gog ha compiuto cent’anni, negli ultimi quaranta siamo sempre stati tra le prime dieci in Italia – spiega Costa – improvvisamente è stato adottato un criterio diverso. Ciò che conta è quanti concerti si fanno e quanto si riempie la sala. E noi ci siamo trovati spiazzati”.
Come diretta conseguenza del nuovo meccanismo, sono fiorite piccole realtà culturali che propongono iniziative marginali in sale facili da riempire. “Assurdo – si sfoga il presidente – che un concerto di Maurizio Pollini valga come quello di un giovane diplomato. Si sono scatenate decine di società di concerti con tante piccole iniziative, hanno presentato numeri ai computer del ministero e ci sono passati avanti. La qualità, invece, non entra nei computer”.
La Gog si esibisce storicamente al Carlo Felice, una location prestigiosa, ma diventata scomoda. “Il teatro ha 2 mila poltrone – prosegue Costa – noi abbiamo circa mille abbonati, cifra tra le più alte in Italia, ma non riusciamo a riempire tutto il Carlo Felice. Siamo penalizzati rispetto ad altre società che usano sale da due o trecento posti: chiaro che sia più facile fare il tutto esaurito, no?”.
E così, nella maldigerita classifica del ministero, la Gog scivola dalla fascia A alla fascia B. “Un nostro punto, in pratica, vale di meno”. In termini economici, il tutto si traduce in 100 mila euro di entrate perse: un duro colpo per una Onlus costretta a chiudere il bilancio in pareggio. Nicola Costa annuncia tutte le azioni del caso, “per vie legali, legislative e ministeriali” e chiede a Roma “un fondo di perequazione che modifichi in parte i risultati di questo nuovo sistema. E poi che venga rivisto tutto l’impianto, in modo da dare più peso alla qualità”.

Nessun commento:

Posta un commento