Un italiani tra i 21 morti della Costa Azzurra
Decine di milioni la prima stima dei danni. Polemiche sull’allerta solo arancio
REUTERS
05/10/2015
Si raccolgono i detriti, si trovano le ultime vittime, si piangono 21 morti, fra questi un italiano residente in Francia, Giovanni Sabatino. Il giorno dopo la tempesta, la Costa azzurra si risveglia fra dolore e polemiche: troppo blanda l’allerta meteo? Inadeguato il servizio di ordine pubblico tanto da lasciare Nizza in mano agli sciacalli? Tutta colpa dei cambiamenti climatici?
Il conto dei morti è salito a 21 nel corso della giornata, ma le ultime due vittime ritrovate non facevano parte dell’elenco dei dispersi. In serata, a questa lista si sono invece aggiunti altri due nomi mancanti all’appello. Proprio cercando gli assenti, sono arrivate due buone notizie sullo sfondo drammatico di queste ore: non sembravano esserci più speranze di ritrovare in vita uno dei mancanti all’appello, un novantenne, il quale si era invece sentito male ed era stato ricoverato durante la notte della tempesta. L’hanno ritrovato oggi sano e salvo nel suo letto d’ospedale. Salva anche una donna che era scesa dal treno a Cannes ed aveva trascorso la notte e la domenica da amici.
Se Giovanni Sabatino, ristoratore, era fra le vittime ritrovate già ieri, oggi è stato rinvenuto invece il corpo di un senzatetto la cui scomparsa non era stata segnalata. L’inondazione l’ha sorpreso in un parco di Nizza dove si era riparato. È rimasto impigliato nei rovi di una siepe dai quali, invano, ha tentato di liberarsi. Aveva 58 anni. Ritrovata cadavere anche un’ucraina di 22 anni, rimasta imprigionata in un garage, così come un’altra persona, annegata in un parcheggio sotterraneo a Mandelieu.
Proprio la quantità di persone rimaste intrappolate e poi annegate nei loro garage per «salvare» la macchina ha rinviato alla polemica sull’allerta meteo, da alcuni, come il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, definita troppo blanda. I meteorologi avrebbero dovuto dare, secondo lui, la massima allerta. Meteo France ha risposto tramite il suo direttore delle previsioni, Cyrille Honore’: «Con gli strumenti a nostra disposizione, è impossibile avere una precisione nello spazio e nel tempo tale da consentirci di prevedere il raddoppio dell’intensità del fronte temporalesco».
Sulle cause profonde, in molti hanno chiamato in causa il riscaldamento climatico. A pochi giorni dall’apertura a Parigi della Conferenza delle Nazioni Unite Cop 21 sui mutamenti del clima, il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, ha sottolineato però che «non si può stabilire un legame diretto fra il riscaldamento climatico e un fenomeno particolare. È vero solo - ha aggiunto - che con il riscaldamento i fenomeni sono più violenti». Sui nove «sciacalli» arrestati per i saccheggi a Nizza proprio mentre imperversava la pioggia, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve ha provato a spegnere la polemica: «Effettivamente queste azioni ci sono state - ha detto - come capita spesso quando accadono drammi di questo tipo». Nove persone sono state arrestate, due sono già state denunciate, gli altri restano in stato di fermo.
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