martedì 6 ottobre 2015

elezioni portoghesi una lettura con falci e martelli come se i blocchi si facessero in poche ore

ELEZIONI IN PORTOGALLO

portogallo elezioni
I risultati delle elezioni portoghesi determinano una situazione di stallo nel Paese. La coalizione di centro destra, pur non ottenendo la maggioranza assoluta dei seggi, ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti, il 36%. La coalizione di centro sinistra si è fermata al 32% e si è caratterizzata con un programma non molto diverso da quello del governo uscente, ma ha dichiarato che non parteciperà ad un governo con la destra. Staremo a vedere.
Chi invece ha presentato un programma nettamente alternativo sono state le due formazioni della sinistra.
Il loro risultato è buono, complessivamente supera il 18% migliorando di 5 punti rispetto alle precedenti legislative (2011) e di 1 punto rispetto alle europee (2014).
Tra le due formazioni vi è una significativa modificazione del consenso: Il Blocco de Esquerda raddoppia i propri consensi sia rispetto le precedenti legislative che rispetto le precedenti europee conseguendo il 10,2%, la Cdu (coalizione guidata dai comunisti portoghesi) conferma il dato delle precedenti legislative, ma perde quattro punti rispetto le precedenti europee conseguendo l’8,2%.
Il “sorpasso” del BE nei confronti dei comunisti era già avvenuto in passato. Si può dire che il consenso del Pcp è abbastanza stabile ormai da diversi anni, frutto di un partito molto radicato nel territorio e soprattutto nel mondo del lavoro dipendente, mentre quello del BE è più altalenante poiché raccoglie un voto di opinione. Resta il fatto che nel paese lusitano la sinistra comunista e di alternativa raccoglie un buon 18 per cento dei voti, mentre in Italia tutta la sinistra alle ultime europee ha raccolto il 4%. Forse è il caso di darsi da fare per creare anche nel nostro Paese qualcosa di più serio e significativo di quanto non abbiamo fatto fino ad oggi.
P.s. Tutti i commentatori parlano di un crollo della partecipazione al voto. Non è vero. Ha votato il 57% degli aventi diritto (certamente una percentuale bassa), ma il raffronto va fatto con le precedenti elezioni. Nelle precedenti legislative votò il 58% e nelle precedenti europee il 33%.

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