sabato 16 agosto 2014

VERDI E L'ANTENNA DI VERZI DI FINALE LIGURE

Ripetitore a Verzi: i Verdi concordano con i cittadini e rispondono all’amministrazione comunale di Finale

Gabriello Castellazzi, Finale
Finale Ligure. “Premesso che i Verdi sono favorevoli alla telefonia mobile, anzi la ritengono necessaria al pari di tutte le nuove tecnologie di comunicazione, essi si oppongono, come già avvenuto a Noli in regione San Martino e a Borgio Verezzi all Cava dei Fossili, alla collocazione di ripetitori in luoghi che arrechino danno ai cittadini, sia per l’intensità dei campi elettromagnetici, sia per lo snaturamento del paesaggio”. Lo dichiara Gabriello Castellazzi (nella foto), portavoce dei Verdi, in merito al ripetitore Wind che dovrebbe essere costruito a Verzi di Finale Ligure.
“Ora l’amministrazione comunale di Finale Ligure risponde ai rilievi dei Verdi sostenendo la legittimità dell’approvazione, da parte dell’attuale Giunta, di un ripetitore in prossimità del nucleo storico di Verzi, in una zona dichiarata di massima tutela ambientale – prosegue Castellazzi -. L’antenna dovrebbe sorgere in un uliveto, concesso in affitto da un privato, proprio nelle vicinanze del nucleo storico, in un’area con singolari caratteristiche morfologiche, naturalistiche, storico-insediative degne della massima salvaguardia e sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale ai sensi dell’art. 142 del Decreto 42/04 e per effetto del D.M. N°2710 del 24/4/1985 che difende in modo specifico ‘Altopiano delle Manie ed entroterra finalese’, in forza del D.M.N°9766 del 20/12/1963″.
“Ci si trova non solo in prossimità di un borgo storico – sottolinea -, ma anche dei Ponti Romani di Val Ponci e della famosa Grotta delle Fate, dove sono stati rinvenuti preziose tracce dell’Uomo di Neanderthal. Si rimane perplessi di fronte al fatto che la passata Giunta finalese aveva invece bloccato l’iter per la collocazione non solo di questa deturpante e pericolosa antenna, ma anche di quella prevista a Finalborgo, a lato della Strada napoleonica, a poca distanza dall’abitato. Se quanto ci è stato comunicato corrisponde al vero, quali sarebbero le nuove norme che hanno fatto cambiare l’atteggiamento della pubblica amministrazione?”.
“Il Comune di Finale Ligure – dichiara il portavoce dei Verdi – ha il vantaggio di avere un Piano delle Antenne approvato, nel quale questi due impianti non sono inseriti ed è per questo motivo che, correttamente, l’assessore Marinella Orso ha comunicato in Commissione consiliare che è necessaria l’approvazione di una Variante urbanistica da parte del Consiglio comunale. La L.R. 10/12 dice che gli impianti sono opere di urbanizzazione primaria, ammesse ovunque, tranne nel caso di un ‘Piano Antenne’ approvato dal Comune sulla base dei programmi di sviluppo indicati proprio dai gestori e il D.P.R. 380/01 dice che ‘in caso di contrasto, dell’intervento richiesto, con le previsioni dello strumento urbanistico, è sospesa ogni domanda’”.
“I Verdi auspicano che il massimo consesso cittadino chieda una collocazione diversa per questi impianti. Circa la ritenuta ‘non pericolosità’ delle antenne in quanto l’intensità dei campi magnetici non supererebbe il valore dei 6 V/m, citiamo valutazioni non nostre ma del ‘Consiglio d’Europa’ (risoluzione 1815 del 27/5/2011): ‘Alte frequenze usate in telecomunicazioni o telefonia mobile sembrano avere effetti nocivi sul corpo umano quando esposti a livelli che sono al di sotto dei valori limita ufficiali’ e ‘dovrebbe essere applicato il ‘Principio di Precauzione’ quando la valutazione scientifica non permette di determinare con sufficiente certezza il rischio. L’attesa di prove scientifiche e cliniche di più alto livello prima di intraprendere azioni per prevenire rischi ben conosciuti può portare a costi economici e per le salute come nel caso dell’amianto, del piombo nella benzina e del tabacco’. Si spera – conclude Castellazzi – che il ‘Principio di precauzione’ venga accolto, come principio di civiltà, anche dai nostri Comuni”.

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