giovedì 8 ottobre 2015

bruciare legno:una bruttissima idea

Bruciare la legna sulle spiagge. bruttissima idea della regione
 
 
Come spesso succede , troppo spesso, i nostri amministratori ragionano da ragionieri e da colf inaffidabili ( quelli che mettono la polvere sotto i tappeti perchè cosi' si fa prima e costa meno fatica ) e non da responsabili del bene pubblico del benessere del territorio e della salute dei cittadini.
Bruciare legna in roghi sulla spiaggia è un processo che non puo' che portare danni. La legna che invade le nostre spiagge dopo le intese mareggiate è legna impregnata di sale , a volte mista a plastica, a volte sottoposta a trattamenti - vernici ed altro -, permettere di bruciarla sulle spiagge è molto pericoloso in primis perchè quel fuoco produce diossine che inesorabilmente sulle ali del ento finiranno nei polmoni dei cittadini che risiedono fronte mare , ma anche perchè qualunque rediduo di incendio è molto, ma molto più nocivo del prodotto bruciato e quei residui contaminati resterebbero sulle spiagge sugli argini dove poi i cittadini andrebbero a prendere il sole, a fare il bagno a giocare con la sabbia. Come ben sa ogni tecnico non esiste diossina non nociva a qualunque livello , esistono dei parametri legali - molto opinabili invero, ma legali - che stabiliscono le quantità minime legalmente accettabili. Ma qui non stiamo parlando di strutture industriali , parliamo di spiagge , parliamo di ovvi e prevedibili accumuli negli anni e di abitanti che farebbero il bagno e si tufferebbero in un mare con presenza di polveri nocive.
Non si puo' raccontare nemmeno la favola che tutto sarà sotto controllo. Prevedere una analisi sistematica delle diossine e dei residui tossici degli incendi è molto costoso , non certo una procedura standardizzabile con le esigue risorte finanziarie di arpal o assessorati all'igene.
Cosi' diciamo ai ragionieri. Avete idea di quanto costerebbe l'analisi delle ceneri e la portata a discarica speciale dei residui tossici? No, miei cari ragionieri. Ma se volete fare le cose a modo questi conti vanno fatti e vedrete che se si vuol rispettare la legge costa meno portare la legna e le plastiche in discarica coi camion. Certo se semplificare , liberare, risparmiare, vuol dire liberi tutti ( di fare quel che vogliono) allora è un altro discorso. Ma di questo miei cari amministratori vi troverete a rispondere in altre sedi.
 
Andrea Agostini
 
Andrea Agostini
 
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Data        07-10-2015 Pagina     47 Foglio      1
NON SERVE PIÙ L'ORDINANZA DELLA PROTEZIONE CIVILE
Detriti sulla spiaggia via libera della Regione a bruciare il legname
Da ieri non occorre più un'ordi- spiaggiato e trasportarlo sui rogo alimentato dai cumuli le- giunta chiude una storia infinita nanza della Protezione civile mezzi diretti alle discariche, fi- gnosi esistono due modi: acqua con il nuovo procedimento seni-nazionale per bruciare sul po- nalmente si è capito quanto sia e/o sabbia, elementi che negli plificato. L'assessore Giacomo sto il legname trascinato sulle più semplice e normale brucia- arenili non mancano. Prima di Giampedrone ha accolto le rispiagge dalle mareggiate. Enri- re sul postai detriti legnosi che, ardere i detriti sarà necessaria chieste dei concessionari balco Schiappapietra, varazzino, dopo forti piogge, arrivano in un'ovvia selezione per estrarre neari. Il materiale, nella quasi presidente Sib Liguria, dichia- mare da rivi, torrenti e fiumi e materie inquinanti quali piasti- totalità, è costituito da arbusti e ra: «Dopo anni di dispute su poi sulle battigie». Schiappapie- cao gomma». Angelo Vaccarez- legname che, secondo l'attuale questo elementare "nonproble- tra, contitolare dei Bagni Olim- za, presidente della I Commis- normativa, doveva essere rac-ma", spese inutili per far racco- pia di Savona, aggiunge: «In ca- sione demanio della Regione, colto e conferito a discarica con gliere dalle ruspe il materiale so di emergenze, per spegnere il commenta: «La decisione della costi elevatissimi per le imprese
e per i Comuni». [m.pij
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