domenica 11 ottobre 2015

ridurre il peso delle multinazionali

Disperdere il potere delle multinazionali

by Comune Info
La globalizzazione neoliberale ha spalancato le porte allo sfruttamento selvaggio delle risorse del pianeta e alla violazione dei diritti umani e dell'ambiente per grandi imprese transnazionali che operano in ogni settore economico. Sebbene queste violazioni abbiano carattere sistematico, esse beneficiano di un'architettura giuridica che garantisce loro immunità e impunità sia a livello nazionale che internazionale. Smantellare questa architettura vuol dire demolire le basi stesse del potere delle multinazionali, c'è una campagna internazionale che se lo propone in modo esplicito
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Foto Ruben G. Herrera
di Júlia Martí *
La Campagna Globale per Smantellare il Potere delle Multinazionali e Porre Fine all'Impunità è una coalizione di 190 movimenti sociali, reti e organizzazioni di tutto il mondo creata per dare risposta al potere e all'impatto delle multinazionali. Riunisce altre piattaforme e reti di diversi paesi, oltre a iniziative contro imprese o settori specifici. È stata creata nel giugno del 2012 con il fine di facilitare l'elaborazione comune di strategie e lo scambio di informazioni ed esperienze, nonché per dare maggiore visibilità, solidarietà ed appoggio alle lotte contro le grandi imprese.
Questa campagna si basa sulla precedente esperienza della rete bi-regionale [Europa-America Latina] Enlazando Alternativas ed è un processo vivo, che cerca di unire sempre più movimenti ed organizzazioni. Con lo slogan "Smantellare il potere delle imprese transnazionali", si cerca di tessere reti di solidarietà internazionale in un contesto di globalizzazione neoliberale che ha intensificato e ampliato lo sfruttamento selvaggio del mondo da parte dei grandi poteri economici e finanziari. In questo contesto le multinazionali sono andate appropriandosi delle nostre vite e del pianeta, accumulando e distruggendo sempre più beni comuni, tutelate da un' "architettura dell'impunità" che garantisce loro immunità legale, sia a livello nazionale che internazionale.
Questa lex mercatoria si caratterizza per la maggiore protezione dei diritti di investimento rispetto ai diritti umani, e si consolida attraverso trattati di "libero commercio" e investimento nonché attraverso l'asservimento di governi e istituzioni internazionali ai poteri imprenditoriali.
Per questo motivo, la campagna vuole denunciare e rendere visibile l'impunità con la quale i popoli hanno subito violenze, la Terra e le sue risorse distrutte e accaparrate, la vita mercificata, i servizi pubblici smantellati, i beni comuni distrutti, la sovranità alimentare minacciata e le resistenze criminalizzate: [questo] da parte di imprese che subordinano tutto alla massimizzazione dei profitti.
Lavoriamo, inoltre, per unire diverse esperienze e lotte e per imparare in modo collettivo dalle nostre vittorie e dai nostri fallimenti. Perché smantellare il sistema di potere delle multinazionali necessita dell'azione coordinata a livello mondiale, della lotta in molti ambiti, della mobilitazione nelle piazze e nei territori, l'educazione popolare e azioni nei parlamenti, presso i media, i forum e le organizzazioni internazionali.
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Foto tratta da Noticias de Esquel
Tra i suoi obiettivi più specifici c'è, anzitutto, il rafforzamento delle lotte delle comunità danneggiate che, attraverso la solidarietà internazionale, lottano contro gli impatti delle multinazionali. Insieme a questo, in secondo luogo, c'è lo smantellamento del potere politico, economico e giuridico delle multinazionali, la rivendicazione del controllo pubblico sulle loro attività e la responsabilizzazione delle élites politico-imprenditoriali per i crimini economici ed ecologici delle multinazionali, la denuncia della loro influenza sui governi e sulle istituzioni attraverso le lobbies, le "porte girevoli" e il ricatto.
Si tratta di dimostrare, come il Tribunale Permanente dei Popoli ha sentenziato in diverse occasioni, che le violazioni dei diritti umani da parte delle multinazionali hanno un carattere sistematico. [Si tratta] inoltre di denunciare la connivenza, "il cordone ombelicale" che esiste tra le multinazionali e gli Stati di origine e di ospitalità e le istituzioni economico-finanziarie internazionali, nella costruzione di questa armatura giuridica a favore degli interessi imprenditoriali.
Nell'ambito di questa campagna è stato dato impulso alla costruzione collettiva del Trattato Internazionale dei Popoli per il Controllo delle Imprese Transnazionali, con il fine di fare un ulteriore passo nel processo di giustizia "dal basso" e nella costruzione di alternative per la sovranità dei popoli. Perché, come afferma il trattato stesso, "di fronte all'architettura dell'impunità che favorisce le imprese transnazionali, bisogna costruire l'architettura dei diritti umani a favore delle maggioranze sociali".
*del Collettivo RETS (Respuestas a las Empresas Transnacionales).
Fonte: Diagonal

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