venerdì 27 febbraio 2015

costruiamo la reciprocità

Il filo invisibile della reciprocità

by benicomuni
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di Sofia Costanza
Ci stiamo provando. Chi ci conosce lo sa. Non siamo tante. Per il momento, a dire il vero, siamo solo due o tre. Dall’altra parte del Mediterraneo però sono almeno cento: cento piccoli nodi di una rete, cento donne del “Réseau des femmes de Keur Marietou [1]di Pikine, periferia di Dakar. A partire dai laboratori di autoproduzione e microcredito, alcune fra loro hanno iniziato a sviluppare percorsi di lotta alle discriminazioni e alla violenza. Hanno cominciato semplicemente condividendo storie, idee, percezioni, immaginando di costruire percorsi comuni di sostegno reciproco.
Fatou è stata una bellissima scintilla per l’avvio di questo progetto. Le hanno risposto in coro alcune donne della Casa di Lucha y Siesta, a Roma. Una fra tutte, energica e delicata: Lucica. Luce e poesia. La sua storia ed altre sono approdate a Pikine ad agosto: le vite, i racconti, le lettere di Lucica e delle ragazze di Lucha sono arrivate a illuminare altre vite e percorsi di donne riunitesi nello spazio del corridoio della piccola scuola di Pikine.
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Ci stiamo provando, nel nostro piccolo. Cerchiamo di tessere una rete invisibile, un filo di luce immaginario che parta da Roma, dalla casa delle donne di Lucha y Siesta, e passando per San Lorenzo, arrivi dall’altra parte del Mediterraneo. Una rete fatta di un filo invisibile e forte, essenziale. Che ci porti a saper riconoscere e rifiutare la violenza, che ci unisca e non ci faccia sentire sole, e non vi faccia sentire soli, perché la violenza non è una questione “di genere” e ci riguarda indistintamente, uomini e donne.
Ci stiamo provando. Cerchiamo di costruire un tetto. Ci avete incontrate, sempre a Roma, a Scup al mercato-non-mercato Eco-Sol-Pop, dietro a un banco carico di miele, di sacche, di prodotti delle donne della rete di Keur Marietou, come le tovaglie di Bineta o il sapone al burro d karité. Ci avete incontrate forse durante un concerto rock a San Lorenzo, o per una serata di Pizzica a Primavalle, o al teatro a Garbatella in una delle tante occasioni di scambio organizzate con Energia (Energia per i diritti umani onlus ndr) e Diritti al Cuore onlus.10265636_440781742732387_838505509328043991_o
Oppure a maggio a Scup per le REsistenze di Donne eMigranti quando volevamo mostrare quel filo invisibile attraverso le parole di Chiara e Simona di Lucha y Siesta, i racconti del progetto della Carta di Lampedusa di Joseph, e la voce delle Nuove Cittadine di Sara di Zalab. Abbiamo confezionato sacche con i prodotti del commercio equo,pensando che unire la pasta di Libera, le borse per fare la spesa prodotte dalle donne di Pikine, e l'aiuto di  Paola, Cristina, Veronica [2] e Grace, Gabriella, Federica, Antonella e Maria [3] fosse un bel modo per lanciare un coro di voci plurali al grigiore di chi non conosce questi mondi possibili.
Ci stiamo provando, dicevamo. Costruire un tetto per le donne di Pikine, per le bambine e i bambini della scuola, per trasferire lì l’ambulatorio e i laboratori di microcredito non è facilissimo. Grazie agli sforzi di tutte e tutti abbiamo messo da parte qualcosa e i lavori sono iniziati. Vi chiediamo di sostenerci, di venirci a trovare e conoscerci. Di mettere un pezzetto di voi anche nel nostro progetto. Dalle idee, agli spazi, alle energie, alle foto, alle parole.  Siamo già tante e tanti. Il percorso per costruire la casa ci ha dato l’opportunità di conoscere Lucica, ci ha fatto incontrare Cheikh del progetto Barikama’, Benoit che ci ha dato una mano col corso di wolof. Storie, idee, energie, vite hanno dato senso e direzione a ciò che pian piano stiamo costruendo.
Perciò questo è un ringraziamento a coloro che ogni giorno tessono un pezzetto di questa rete, a coloro che abbiamo già incrociato sulla strada e a chi forse incontreremo andando avanti, a chiunque si rende un filo invisibile ed essenziale delle reti, a chi ne sostiene i nodi e aiuta a far sì che una casa per bambine, bambini e donne di un quartiere periferico di Dakar, sia la realizzazione di un progetto che abbraccia una ben più ampia umanità.

APPUNTAMENTO: 1 MARZO
Domenica 1 marzo (come ogni prima domenica del mese) Energia per i diritti umani onlus parteciperà a ECO-SOL-POP il mercato non mercato di S.cu.p.. Saremo presenti con esposizione dei prodotti artigianali delle Donne di Pikine del progetto Keur Marietou! - Saponi al Burro di Karité, Tovaglie e Batik da loro confezionati. Vi aspettiamo numerosi dalle 10 alle 21 in via Nola 5 a San Giovanni.
Qui i siti e pagine facebook dell’associazione Energia per i diritti umani (https://www.facebook.com/energiaperidirittiumanionlus) e del progetto della Casa di Marietou (www.trepianididiritti.it)

NOTE
[1] “la Casa di Marietou” in wolof
[2] Casa Famiglia Allegra
[3] Casa Famiglia il Sorriso

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