sabato 28 febbraio 2015

i Verdi contro i tagli agli scavi archeologici

Tagli ai finanziamenti per gli scavi archeologici nel finalese: i Verdi all’attacco

Secondo il portavoce Castellazzi i soldi per finanziare gli scavi si possono reperire grazie ai fondi europei
Finale L. I Verdi Savonesi sul piede di guerra a proposito dei tagli ai finanziamenti per gli scavi archeologici nel Finalese: “Non si sente più parlare dell’argomento in un’area riconosciuta da tutti come una delle più importanti, a livello europeo, per gli studi della preistoria”.
ADVERTISEMENT
“Da diversi anni – attacca il portavoce dei Verdi Gabriello Castellazzi – dobbiamo registrare tagli ai finanziamenti per la promozione dei beni archeologici. Non solo per nostre valutazioni, ma anche secondo il Touring Club, ‘l’archeologia svolge un ruolo strategico nel turismo culturale’, quindi deve essere finanziata. Sono state proprio le risorse archeologiche a determinare lo storico fenomeno del ‘grand tour’ da cui ha avuto origine il turismo moderno verso il nostro Paese”.
“Come è noto il Finalese conserva testimonianze preziose dell’uomo di Neanderthal e studi recentissimi hanno dimostrato i suoi interessanti incroci con l’Homo Sapiens in un periodo compreso tra 86 mila e 37 mila anni fa. Nuovi scavi alle Arene Candide, alla Caverna delle Fate o all’Arma delle Manie potrebbero portare alla luce proprio quei nuovi reperti capaci di fornire dati sempre più importanti, coinvolgendo tanti studiosi e turisti appassionati. Sempre secondo il Touring Club è necessario affrontare il turismo di oggi e di domani ‘in modo che le reali potenzialità del nostro paese coincidano con le aspettative e le percezioni degli italiani e i finanziamenti, oltre che dagli enti pubblici, possono arrivare da capitali privati attraverso la defiscalizzazione dei contributi economici’” prosegue Castellazzi.
“Persino la Corte dei Conti ha rilevato ‘una insufficiente attenzione verso scavi, parchi, musei archeologici, e l’inadeguatezza delle risorse destinate alla loro tutela nonostante l’ obbligo stabilito dall’art. 9 della Costituzione’. Ma è proprio vero che i finanziamenti sono così scarsi? Da una nostra ricerca risulta che sono invece disponibili ingenti fondi europei ‘per campagne operative di rilevamento e scavo finalizzate alla valorizzazione dei siti archeologici, nel loro contesto’. La Commissione Europea, il 13 febbraio scorso, ha approvato finanziamenti per 368 milioni di Euro attraverso il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) con undici programmi operativi ‘Cultura e Sviluppo 2014-2020’ per altrettante regioni italiane , tra queste, la Liguria. Perchè allora si continuano a rinviare le campagne per nuovi scavi?I fondi saranno forse dirottati su altri capitoli di spesa? Viste le possibilità, non è logico dimenticare il patrimonio archeologico del ponente savonese. Sarebbe un vero attacco al settore in crescita del suo turismo culturale” conclude il portavoce dei Verdi savonesi.

Nessun commento:

Posta un commento