sabato 28 febbraio 2015

su Tirreno Power e gronda indietro non si torna...


"Su Tirreno Power le istituzioni controparte"

Il procuratore di Savona attacca Regione e Comuni e rivela un'indagine sulla Gronda. Nei verbali della commissione parlamentare sui rifiuti Burlando ribatte:"E' un abuso chiudere un impianto quando gli uffici dicono che potrebbe restare aperto"
di DAISY PARODI e MARCO PREVE

Un’inchiesta penale sulla Gronda e uno scontro durissimo tra la procura di Savona e la Regione sulla centrale Tirreno Power di Vado Ligure. Dai verbali delle audizioni della Commissione parlamentare sui rifiuti, venuta in Liguria a gennaio, emergono clamorose novità e viene alla luce in maniera evidente il conflitto tra istituzioni.

Partiamo da Tirreno Power, l’impianto a carbone chiuso su richiesta dalla procura che ha indagato quaranta persone nell’inchiesta per disastro ambientale e tra questi anche Claudio Burlando , il presidente della Regione.
Il procuratore capo di Savona Francantonio Granero è durissimo:«La vera controparte sono diventati la regione, i comuni, la provincia. Io non mi meraviglio che l’amministratore delegato di Tirreno Power ce la metta tutta per dimostrare la sua innocenza, ma anche per riaprire l’azienda. Se, invece, questo lo fanno le Istituzioni, mi crea un certo imbarazzo».

E poi l’affondo :« sono state fatte moltissime intercettazioni telefoniche e ambientali, da cui derivano prove dirette di condotte che vanno a integrare l’ipotesi di reato che abbiamo contestato».
E quindi al rivelazione sulla Gronda:«A proposito di queste intercettazioni, io penso che il dottor Di Lecce (procuratore di Genova, ndr), se l’avete già sentito – mi pare di sì – non vi abbia potuto dire niente, perché le intercettazioni sono finite il 15 dicembre e c’è voluta un po’ di attività materiale per raccoglierle. Abbiamo trasmesso molti elementi che riguardano la  discarica di Scarpino e la Gronda, fatti genovesi che sono stati trasmessi al dottor Di Lecce la settimana scorsa. Probabilmente non li ha neanche potuti vedere».

Il progetto della gronda entra quindi in un’inchiesta penale. Le intercettazioni secondo la procura di Genova contenevano fatti penalmente rilevanti.
Ma anche le dichiarazioni di Burlando sono affilate in tema di Tirreno Power:« L’aspetto più impressionante... è che la centrale è stata sequestrata a marzo. Siamo andati avanti poi  monitorando tutti i mesi, ma erano compresi i periodi primaverili ed estivi. Ora gli ultimi campioni sull’aria dicono che in questo momento  l’aria di Vado e Quiliano è leggermente peggiore di quando la centrale era aperta. È un’affermazione pesante, me ne rendo conto, ma, se questo viene fuori, che cosa vi devo dire? Sono dati disponibili. Sono sul sito Arpal».

Quindi quello che sembra un attacco vero e proprio all’operato dei giudici:«Tuttavia, è un abuso d’ufficio anche decretare la chiusura della centrale con uffici che indicano che questa centrale, in teoria, potrebbe andare  avanti. L’abuso di ufficio si può fare recando vantaggio o anche danno».
 
 

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