domenica 23 novembre 2014
Presentiamo Dektetk
ARRIVA DETEKT, IL NUOVO STRUMENTO
PER IMPEDIRE LA SORVEGLIANZA DEI GOVERNI
Amnesty International e una coalizione
di organizzazioni tecnologiche e per i diritti umani hanno presentato Detekt,
il primo software a disposizione del pubblico e che consentirà ai giornalisti
e ai difensori dei diritti umani di fare una scansione dei loro computer
per rilevare e rimuovere gli spyware di sorveglianza conosciuti, alcuni
dei quali sono usati dai governi.
“Sempre di più, i governi usano tecnologie
sofisticate e pericolose che permettono di leggere le mail di attivisti
e giornalisti e di installare nei loro computer microcamere o microfoni
per registrare di nascosto le loro attività. Usano la tecnologia in modo
codardo per impedire che vengano denunciati i loro misfatti” – ha dichiarato
Marek Marczynski, direttore del programma Militari, sicurezza e polizia
di Amnesty International.
“Detekt è un semplice software che
avvisa gli attivisti quando è in corso un’intrusione in modo che possano
intervenire. Rappresenta una reazione a quei governi che usano le informazioni
ottenute mediante sorveglianza per arrestare illegalmente e persino torturare
difensori dei diritti umani e giornalisti” – ha precisato Marczynski.
Sviluppato dal ricercatore sulla sicurezza
tedesco Claudio Guarnieri, Detekt è lanciato da Amnesty International,
Digitale Gesellschaft, Electronic Frontier Foundation e Privacy International.
Lo sviluppo e il commercio di tecnologie
di sorveglianza delle comunicazioni sono cresciuti in modo esponenziale
negli ultimi anni.
La Coalizione contro l’esportazione
di sorveglianza illegale, di cui Amnesty International fa parte, stima
che il commercio globale di tecnologia di sorveglianza sia di cinque milioni
di dollari all’anno, un dato tendente all’aumento.
Alcune tecnologie di sorveglianza sono
ampiamente disponibili su Internet mentre altre, più sofisticate, sono
sviluppate da aziende private che hanno sede in paesi sviluppati e vendute
alle forze di polizia e ai servizi segreti di paesi in cui si verificano
regolarmente violazioni dei diritti umani.
FinFisher, un’azienda tedesca già parte
della britannica Gamma International, ha sviluppato lo spyware FinSpy,
che può essere usato per controllare conversazioni su Skype, estrarre file
dagli hard disk, registrare l’uso del microfono e le email e persino fare
screeshot e foto usando una microcamera installata nel computer.
Secondo ricerche effettuate da Citizen
Lab e informazioni diffuse da Wikileaks, FinSpy è stato usato per spiare
noti avvocati e attivisti per i diritti umani in Bahrein.
Amnesty International sta sollecitando
i governi a istituire rigidi controlli sui commerci che richiedano alle
autorità nazionali di valutare, prima di autorizzare il trasferimento,
il rischio che le tecnologie di sorveglianza vengano usate per violare
i diritti umani.
“Detekt è un grande strumento che può
aiutare gli attivisti. Ma, alla fine, l’unico modo per impedire che queste
tecnologie siano usate per violare i diritti umani è quello di istituire
e attuare stretti controlli sul loro uso e sul loro commercio” – ha sottolineato
Maczynski.
Amnesty International userà tutti i
suoi canali per far sapere agli attivisti in ogni parte del mondo dell’esistenza
di Detekt e invitarli a scansionare i loro computer alla ricerca di spyware.
L’organizzazione per i diritti umani sperimenterà Detekt insieme ai suoi
partner locali e alle reti di attivisti considerati ad alto rischio di
essere controllati dagli spyware.
Detekt è un software libero e open source
ed è messo a disposizione come tale, senza assicurazioni o garanzie di
alcun genere.
FINE DEL COMUNICATO
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento