mercoledì 29 ottobre 2014

DOMANI CONFERENZA STAMPA ALLE 11 CON ANGELO BONELLI SULL'ALLUVIONE DI GENOVA ATRIO DI PALAZZO DUCALE



                                                   TESTO PER LA STAMPA


Il giorno 30 ottobre 2014 alle ore 11 Verdi Liguri e Green Italia saranno nell'atrio di Palazzo Ducale a Genova per parlare ancora una volta del dramma alluvione.
In primo luogo Verdi e Green Italia vogliono rivolgere un pensiero ai familiari della vittima dell'ennesimo episodio alluvionale e alle tante persone,che hanno riportato pesanti danni alle proprie abitazioni o alle attività economiche.
Noi crediamo che la Magistratura debba fare fino in fondo il proprio dovere nell'accertamento delle responsabilità sugli eventuali ritardi nell'azione della protezione civile sia comunale che regionale.
Riteniamo però che alcune cose vadano dette chiaramente senza indulgere verso eventuali responsabili,che dovranno essere colpiti per le loro responsabilità,qualora dovessero emergere.
INel contempo pensiamo che la Liguria stia pagando un prezzo molto pesante in termini di danni e vittime al dissesto idrogeologico a cui occorrerà porre rimedio con una politica di piccole opere di manutenzione territoriale,partendo dalla pulizia dei boschi e degli alvei dei fiumi con una concreta azione di selvicoltura,che potrebbe anche dare lavoro a cooperative giovanili e /o lavoratori disoccupati.
 Occorre poi fare una concreta cernita fra "grandi opere" e "infrastrutture necessarie" poiche' I Verdi e Green Italia ritengono che siano assolutamente inutili opere come  la Gronda ed il Terzo Valico mentre sarebbe opportuno investire denaro in  opere come quelle previste per il Fereggiano o per il Bisagno,che paiono oggi essere tra quelle utili (insieme ad altre) per evitare eventuali future pesanti esondazioni.
Nel contempo Verdi e Green italia ritengono necessario invitare tutte le cittadine e tutti i cittadini  a fare una profonda riflessione poiche' senza alcun criterio  il territorio regionale è stato cementificato nei decenni scorsi,gli alvei dei fiumi spesso sono stati ridotti per costruire sugli argini o “tombinati”in particolare nei centri abitati se non asfaltati senza criterio anzi la Giunta Burlando è riuscita perfino ad approvare un regolamento per ridurre la fascia di rispetto dall'argine del fiume da 10 a 3 metri e ha poi autorizzato l'outlet di Brugnato (SP),costruito praticamente nel letto del Vara.
Noi crediamo che occorra in primo luogo evitare di continuare la politica del cemento tramite una autentica moratoria delle costruzioni se non ad una progressiva e programmata demolizione delle situazioni piu' pericolose per puntare ad un piano di opere di manutenzione territoriale e soprattutto al recupero di quelle pratiche contadine ,che per secoli hanno significato una continua e costante cura del territorio anche attraverso la costruzione dei tipici terrazzamenti liguri.
In secondo luogo pensiamo che sia necessaria una politica di prevenzione della protezione civile attraverso la divulgazione costante dei comportamenti necessari,che spesso possono ridurre o eliminare la presenza di vittime o i danni da alluvione.
In terzo luogo occorre adottare politiche innovative attraverso l'utilizzo di strumenti di partecipazione e di gestione responsabile collettiva del territorio come i contratti di fiume.

Infine vogliamo dire a tutte e tutti coloro che parlano spesso a vanvera di ambientalisti,che non vogliono la pulizia dei torrenti (in testa l'assessore regionale Montaldo ) che nei corsi d'acqua occorre portare via il sedime  accumulato sul fondo nonche' tutto ciò che frena la velocità dell'acqua. Questo dato emerge da qualunque legge idraulica non da una politica irresponsabile fatta di cemento e parole a vanvera.

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