Giustamente Franco Bechis su Libero due giorni fa faceva notare cheil premier quest’estate aveva fatto tanto parlare di sé per il video in cui si versava un secchio di acqua gelata in testa, aderendo alla campagna “Ice bucket challenge, la maratona mondiale di raccolta fondi per la Sla. Molti allora avevano sottolineato come Renzi fosse l’unico capo di governo a essersi fatto la doccia. Noi lo aspettavamo al varco, visto che le sceneggiate sono una cosa, lepolitiche sociali un’altra. Siccome poi lui non fa l’attore in una soap opera ma il presidente del Consiglio, se voleva davvero fare qualcosa poteva preoccuparsi di assicurare i finanziamenti alle attività di assistenza e cura ai disabili, persone che fanno un’enorme fatica a vivere, tutto il giorno e tutti i giorni. Ebbene, abbiamo avuto una risposta.
Ecco cosa recita l’articolo 17 della legge di Stabilità: “Lo stanziamento del Fondo per le non autosufficienze, ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, è incrementato di euro 250 milioni a decorrere dall’anno 2015”. Incrementato? Sì certo, perché ogni anno si riparte da zero. Peccato però che nel 2014 i milioni di euro stanziati fossero 350. E dunque il saldo è negativo e di ben 100 milioni. Ora, è poco interessante dire che un governo di sinistra dovrebbe occuparsi prima di tutto di chi ha più bisogno, degli ultimi, degli svantaggiati (e poi: si veda, al riguardo, la Costituzione, in più punti). È più semplice così: in un Paese civile, cosa che l’Italia ha naturalmente la presunzione di essere, chi è malato e in difficoltà dovrebbe avere più diritti e servizi degli altri.

L’associazione Tutti a scuola (www. tuttiascuola. org), insieme a il Fatto Quotidiano, ha lanciato una campagna per raccoglieresegnalazioni di scuola negata. Sui social – gentile premier tuìttatore – la campagna ha avuto una grandissima diffusione: oltre 12 mila condivisioni su Facebook e Twitter, anche grazie all’aiuto di programmi che hanno dato spazio all’argomento, sia in radio che in tv. In cinque settimane sono arrivate centinaia di segnalazioni, e non solo dal Sud. Il 5 novembre davanti a Montecitorio – dalle 11 alle 15 – si terrà una manifestazione con un presidio e la consegna del dossier al governo. È sperabile che di fronte ai ragazzini in carrozzella che chiedono SOLO di poter andare a scuola, premier, ministri e parlamentari non si girino dall’altra parte. Non fosse altro che per una questione di umanità e di responsabilità, parola completamente scomparsa dal vocabolario della politica. La qualità di una democrazia si giudica da queste scelte. E l’’nica doccia gelata degna di nota è quella che hanno avuto le famiglie dei disabili alla notizia dell’ennesimo taglio sulla loro pelle.
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Twitter: @silviatruzzi1