sabato 25 ottobre 2014

LEGAMBIENTE SU RENZO PIANO,IL PORTO DI GENOVA E ....POTEVATE VENIRE AL NOSTRO IN CONTRO DI OGGI

CHISSA' POI PERCHE' OGGI LEGAMBIENTE DI GENOVA NON SI E' NE' VISTA,NE' SENTITA ALLA NOSTRA ASSEMBLEA

Legambiente: Renzo Piano: Blu,blu,l'amore è blu, ma...
 
dal CORRIERE MERCANTILE
25-10-2014      1
Dopo dieci anni Renzo Piano rimette al lavoro le sue incommensurabili doti immaginifiche per trarre il porto di Genova fuori dalle nebbie del declino che lo avvolgono. Nel frattempo la creatività del Maestro è transitata dal materico ("l'affresco": Michelangelo) al virtuale cinematografico ("Disegno Blu", chiaro riferimento al "Film Blu" del regista polacco Krizy-stof Kielowski). Questo determina qualche piccolo ingorgo confusionale che andrebbe chiarito. A partire dai conclamati propositi di "tagliare e alleggerire", "costruire sul costruito". Il 4 ottobre appare la prima versione del Progetto, in cui alla faccia dei succitati propositi si prevedono 5 piani di volumi a sovrastare e affiancare la sopraelevata che scorre parallela a corso Aurelio Saffi. Forse informato di nascenti boatos al riguardo, il Maestro - intervistato dal Secolo XX il 19 ottobre - rettifica il tiro con uno schizzo in cui i tre piani sono scomparsi. Preso dall'entusiasmo, il giorno seguente prosegue nell'opera decostruttiva cancellando pure i volumi a fianco della sopraelevata.
Una pirotecnia che lascia senza fiato, ma che ingenera il primo dubbio: è mai
possibile sottoporre, nell'arco di due settimane, pubblica opinione e area portuale a tale mitragliata di docce scozzesi, all'insegna di ripensamenti non marginali? Visto che il Progetto è in marcia da tempo, come scriveva la Repubblica già il 7 gennaio di quest'anno: alla fine del 2013 la Giunta comunale aveva «riprogrammato i fondi con cui erano stati finanziati gli studi per l'Affresco sui nuovi interventi».
Intanto il presidente di Port Authority Merlo dichiara che il bilancio 2015 del suo Ente ha accantonato le somme necessarie per il Disegno Blu. E questo scatena un'ulteriore perplessità: la matita renzopianesca lavora per il Puc del Comune in via di stesura o per (Fattualmente incomunicante) Piano Regolatore Portuale, di cui non si ha sentore? Forse sta determinando una sovrapposizione sottotraccia tra i due atti amministrativi, all'insaputa della città? Il fatto è che ancora una volta la vicenda suona a riprova della straordinaria attitudine dei nostri amministratori - a fronte della conclamata inettitudine amministrativa - a praticare la comunicazione mistificatoria. In cui la perentorietà delle affermazioni e la loro ininterrotta reiterazione sostituiscono il fastidioso vincolo di dire la verità. Sicché andrebbe capito cosa veramente si vuole ottenere dal pregiato avallo del Maestro: la creazione dell'ennesimo porticciolo turistico in un canale progettato a zig-zag come ottimo parcheggio di natanti?
andrea agostini del Circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova

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